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Lautaro, rinnovo vicino: ma serve ratifica dalla Cina. E rivuole i gol con l’Inter

Marco Astori Redattore 
Ieri dopo oltre 10 giorni Lautaro è rientrato a casa, l’accogliente centro della Pinetina: l’animo era più leggero rispetto alla partenza per l’America

Dopodomani l'Inter riprenderà la corsa alla seconda stella e per arrivarci il prima possibile ha bisogno del vero Lautaro Martinez. Ecco lo stato d'animo del Toro delle ultime settimane secondo La Gazzetta dello Sport: "Ieri dopo oltre 10 giorni Lautaro è rientrato a casa, l’accogliente centro della Pinetina: l’animo era più leggero rispetto alla partenza per l’America. Lunedì, poi, ritorna pure nel suo castello, il caro vecchio Meazza: con l’Empoli proverà a risentire la sensazione di pienezza che sa dare solo il gol. È stata sempre familiare in stagione, eccetto che nell’ultimo mese di strano blocco del Toro. Sembra bizzarro, ma l’argentino non esulta vestito di nerazzurro dal 28 febbraio, dal poker in casa contro l’Atalanta. Da quel momento il cannibale ha stranamente i denti spuntati e non è un caso che l’Inter abbia perso un po’ di serenità. La seconda stella in cielo indica sempre la via, ma in questi 30 giorni è arrivata l’eliminazione sanguinosa dalla Champions e Inter-Napoli, col caso Acerbi ad avvelenare i pozzi.

Dopo la rete alla Dea, il Toro è rimasto a secco con il Genoa, si è seduto in panchina a Bologna per risparmiarsi in vista di Madrid, dove sul dischetto lo aspettavano i vecchi fantasmi: il rigore spedito in curva con l’Atletico lo perseguiterà chissà per quanto. Dopo l’altra notte all’asciutto, contro i campioni di Italia, ecco però la sosta, benedetta per riordinare le idee con i compagni campioni del mondo. Il riposo pre-Champions e le due partite con l’Argentina si sono quindi messe in mezzo per far sì che l’astinenza riempisse tutto marzo. Ma ciò che ha fatto più rumore agli occhi del popolo nerazzurro è stato il silenzio del capitano sull’eliminazione al Metropolitano.

Lautaro ha taciuto a caldo e pure nei giorni dopo, segno della profondità della ferita che aveva bisogno di tempo per cicatrizzarsi. Prima di rovesciare la rabbia sul campionato, Lautaro è comunque tornato a segnare con la nazionale. Tra l’altro, in Albiceleste il digiuno era assai più inquietante, quasi un anno e mezzo (la rete mancava dal 3 settembre del 2022). Così il gol in amichevole a Los Angeles con la Costa Rica è diventato terapeutico: ha rotto l’incantesimo e lo ha aiutato a riconnettersi sull’Inter, anche pubblicamente. Mentre era in volo, l’argentino ha postato finalmente un cuoricino nero e uno azzurro. Il ritardo dell’aereo lo ha portato a rientrare ad Appiano Gentile soltanto ieri. Non gli era mai successo quest’anno di non metterla dentro per tre partite di fila tra coppe e campionato, figurarsi in quattro: l’Empoli misurerà dunque la reazione del Toro, che vivrà il resto della stagione nell’inseguimento di tre obiettivi concatenati. La coppa del 20esimo scudetto da baciare con fascia al braccio, il titolo da capocannoniere mai in discussione (è a quota 23 reti, +8 dal collega Vlahovic) e, soprattutto, l’agognato rinnovo: l’accordo da 9 milioni fino al 2029 è vicino, ma ha ancora bisogno di una ratifica dalla Cina".



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