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Marotta: “Scudetto, tutto può accadere. Lautaro? Ottimista che possa restare all’Inter”

Le parole dell'amministratore delegato nerazzurro prima della sfida contro la Sampdoria

Marco Macca

Ambizione, fame, voglia di rivincita. Con uno sguardo lassù, nemmeno troppo lontano, dove Juventus e Lazio si contendono lo scettro della Serie A, con la speranza di rientrare in corsa e giocarsi al meglio le proprie carte per un sogno chiamato scudetto. Con queste sensazioni, l'Inter di Antonio Conte torna in campo in Serie A dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia. Ai microfoni di Sky Sport, l'amministratore delegato nerazzurro, Beppe Marotta, ha dichiarato:

SCUDETTO - "Le parole di Conte sono uno stimolo, condiviso da tutti. Ci sono 13 partite e tutto può succedere. Da stasera bisogna essere carichi e motivati, tre punti contro la Samp sarebbero un ottimo viatico per il proseguo del campionato".

LAUTARO - "Lautaro Martinez? Che sia oggetto di attenzioni di mercato è risaputo, del resto ha fatto un inizio di stagione straordinario. E' giovane e ha grandi qualità, tante squadre lo vogliono. L'Inter è una società non tende a vendere i propri giocatori. Se lui non manifesta la volontà di andare via, ce lo teniamo stretto. Detto questo, non si gioca da tre mesi, bisogna saper aspettare. Una partita non è sufficiente per valutarlo. E' un ragazzo giovane, è lusingato dall'attenzione di grandi club. Ed è un motivo in più per fare bene. Da parte nostra, c'è la voglia di tenerlo e lui non ha mai manifestato concretamente la voglia di andare via. Sono ottimista che si possa continuare con lui anche l'anno prossimo".

CRESCITA - "Quanto manca alla vittoria? Prima di tutto c'è un azionista che garantisce stabilità societaria. La famiglia Zhang dà tutto questo, sta a noi adeguarci alle direttive. I risultati positivi si sono visti dall'arrivo di Conte, ora vogliamo continuare così per toglierci delle soddisfazioni".

RIPARTENZA - "La gente vuole tornare alla normalità. Il calcio è un fenomeno sociale, dobbiamo alleviare la sofferenza che tante famiglie hanno patito. Attraverso il calcio c'è voglia di spensieratezza e felicità. Questo è il motivo principale che ha portato il calcio alla ripartenza. Obiettivo raggiunto anche grazie al lavoro di Gravina e Dal Pino. Non è un fatto leggibile fino in fondo, vedremo. Bisogna far sì sempre che il merito del campo sia valutato nel migliore dei modi".

(Fonte: Sky Sport)

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