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Repubblica: “Campionato falsato. La non classifica peggio delle porte chiuse. Juve-Inter sarà…”

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La decisione di rinviare a maggio la partita tra Juventus e Inter non è piaciuta a Repubblica

Redazione1908

La decisione di rinviare a maggio la partita tra Juventus e Inter non è piaciuta a Repubblica. Il quotidiano commenta così la situazione del campionato di Serie A.

"Il campionato a porte chiuse è brutto, orribile, ma un campionato senza una vera classifica è peggio. Fino a metà maggio quella classifica non la conosceremo, sarà un esercizio teorico di ipotesi, tra le squadre (non solo di testa) esisterà sempre una zona di distacco, positivo o negativo, non colmabile. Quanti punti "veri" ha la Juve? Quanti l'Inter? Chi è in testa? Una cosa mai vista, un pasticcio inedito. Ma in questi incredibili di giorni del virus, quasi per ogni cosa è una prima volta.

Alcune ce le saremmo evitate. Per esempio, la classifica senza classifica. Si può ben parlare di campionato falsato. Ora ricomincia quasi da zero e senza certezze. Anche i tempi di questo zigzag sono piuttosto assurdi. Porte aperte, poi chiuse, poi socchiuse, la tivù criptata, forse la diretta in chiaro, no, non si può, le mediazioni, l'incontro tra Coni e ministro, il Consiglio dei ministri con spiraglio venerdì sera: si gioca? Si aprono le porte? Si lasciano sprangate? No che non si gioca, e l'abbiamo saputo all'ultimissimo momento.

Non crediamo che i tifosi siano contenti, neppure quelli che Juve-Inter potranno vederla allo stadio a maggio. Perché ci arriveranno senza certezze, senza vantaggio o senza distacco vero. Sarà come una finale di Coppa, ammesso che Juve e Inter mantengano le posizioni attuali, sebbene teoriche. Magari ne approfitterà davvero la Lazio, per dare stabilità anche numerica a una cavalcata che sembra avere solo certezze: per la Lazio, ora, anche a livello aritmetico. Chissà che non sia davvero l'anno suo, a volte il caso e il destino lanciano segnali da interpretare, però evidenti.

Magari è contento Sarri, reduce dalla scoppola di Lione, oppure no, forse un'eventuale vittoria contro gli storici nemici (non suoi, della Juve: lui mica è juventino) lo avrebbe rilanciato con più sicurezza, ma d'altro canto una nuova possibile caduta avrebbe potuto quasi togliergli la sedia da sotto il sedere.