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Sanchez, l’Inter ha fretta di chiudere. Piano Marotta: sconto dallo United e ingaggio spalmato

Il tecnico dell'Inter Conte spinge per avere il cileno in Europa League e nella rosa della prossima stagione

Andrea Della Sala

Nell'Inter post lockdown si è messo particolarmente in mostra Alexis Sanchez. Il cileno, autore di 3 gol e 7 assist, è rientrato con una condizione ottimale e con lo spirito giusto. Aveva grande voglia di dimostrare e l'Inter ha capito che si può puntare su di lui. Sia per l'Europa League, ma anche per il futuro.

"Meno di dieci giorni per tenersi Alexis Sanchez. Il piano dell’Inter è chiaro, come hanno detto Beppe Marotta e Antonio Conte prima e dopo la vittoria di Genova, ma deve essere messo in pratica in tempi brevissimi. Il Niño Maravilla adesso è un giocatore nuovo, molto vicino al livello dei tempi migliori, e i nerazzurri non possono farne a meno: con Lautaro ed Eriksen in versione down, è lui che dopo la ripresa ha cominciato a fare ciò che i due compagni faticano a realizzare. Conte sta spingendo per tenerlo in Europa League e per confermarlo anche l’anno prossimo. Ma la trattativa con il Manchester United, con cui Sanchez è legato sino al giugno 2022, non è affatto facile. Il primo accordo tra Red Devils e Inter prevedeva che il 31enne cileno restasse nerazzurro sino a mercoledì 5 agosto, data dello spareggio europeo contro il Getafe. E questa linea è stata confermata sino a tre giorni fa: niente allungamento del prestito in caso di qualificazione di Conte per la Final 8 tedesca", si legge su La Gazzetta dello Sport.

"La dirigenza nerazzurra, però, non si è fermata davanti al muro alzato a Manchester: la trattativa va avanti e Antonio ci conta eccome. Anche se il lavoro va chiuso in frettissima. Ma va convinto lo United, che innanzitutto vorrebbe evitare di rafforzare una concorrente diretta nella corsa all’Europa League. È anche vero, però, che gli inglesi sperano che la loro strategia serva a fare pressione per spingere l’Inter (ma anche la Roma con Smalling) a comprare Sanchez a titolo definitivo. A Manchester vorrebbero evitarsi un altro prestito a peso d’oro e togliersi definitivamente il cileno dal libro paga, visto quanto è costato in questi anni. Alexis ha ancora un ingaggio mostruoso: 12 milioni a stagione, quest’anno divisi tra i 7 versatigli dallo United e i 5 dell’Inter. Che, vista la crescita dell’attaccante nelle ultime settimane, sta lavorando per acquistarlo. Per chiudere l’affare serve che le parti si avvicinino".

"Lo United ha messo il cartellino del prezzo per la vendita definitiva: 20 milioni. Una cifra considerata alta da Suning, che punta a ottenere uno sconto (10-15 milioni?) per potere finalizzare l’affare. Un’altra cosa importante è la volontà del giocatore. Nelle ultime partite Sanchez si è sentito importante come non gli capitava da tempo, ecco perché la scelta di restare all’Inter è già stata vistata. C’è, però, il problema dello stipendio. I più pagati dell’Inter sono Lukaku ed Eriksen, che con i bonus arrivano a 9 milioni: è impensabile che Alexis resti a 12 milioni. L’idea dei dirigenti interisti è quella di spalmare l’ingaggio per incidere di meno sulle casse del club, sfruttando anche il decreto crescita di Renzi che permette di beneficiare di uno sconto del 30% sui soldi da versare al giocatore. Insomma, se lo United e Sanchez abbasseranno le pretese, il piano dell’Inter potrà davvero concretizzarsi", spiega Gazzetta.

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