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Thuram amuleto di Supercoppa, con lui l’Inter sa come si fa: i segreti della ThuLa

Alessandro Cosattini Redattore 
Marcus Thuram ha segnato a tutte e tre le squadre che contendono la Supercoppa Italiana all’Inter: i segreti della ThuLa

Marcus Thuram ha segnato a tutte e tre le squadre che contendono la Supercoppa Italiana all’Inter. Tra l’altro, l’Inter contro Fiorentina, Napoli e Lazio nel girone d’andata ha vinto per un totale di 9-0 addirittura, senza mai subire una rete. Ecco il focus della Gazzetta dello Sport oggi in edicola sul momento dell’attaccante francese: “Domani il francese sale sull’aereo verso l’Arabia con animo più leggero perché nel lunapark di Monza è salito pure lui e non solo perché ha regalato l’ennesimo cioccolatino ai compagni: l’assist per Calhanoglu è il settimo di stagione, non fa quasi più notizia. Oltre alle due doppiette, quella classica di Lautaro e quell’altra meno attesa proprio di Calha, c’è stato pure il guizzo finale di Tikus, che così ha interrotto un digiuno di quattro partite. Una piccola spia rossa stava per scattare giusto prima della Supercoppa e, invece, Thuram l’ha spenta con quel 5-1, suo ottavo centro in A (diventano nove se si aggiunge pure la rete al Benfica).

Thuram a caccia del record

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Il suo record in un singolo campionato sta finora nei 13 segnati nella scorsa Bundesliga col Borussia Mönchengladbach: non una montagna di gol, certo, ma il suo andamento lascia pensare al record personale in nerazzurro. Il fatto di avere accanto un Toro cannibale non aiuta di certo a prendersi la scena, ma tra alti e bassi sotto porta l’affidabilità di Thuram in zona gol è comunque garantita. E pazienza se segnare non sia esattamente la specialità della casa: Inzaghi e il suo staff vedono praterie ancora inesplorate nel gioco sotto porta. Continuando a lavorare su dettagli e tiro, i numeri di Tikus potrebbero lievitare, anche se basta già il suo movimento, col pallone e senza, per migliorare la fase offensiva di tutta l’Inter. Nel futuro prossimo, però, il tecnico vuole che Marcus replichi a Riad quanto fatto in patria.

Segreti ThuLa

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[…] In questa coppia unita dal destino (ThuLa, ndr) la contaminazione è reciproca: ognuno fa il bene all’altro. Quest’anno si è capito sin da quando Marcus si è svelato a San Siro in un misto di curiosità e stupore: si è visto subito quel filo sottile e tesissimo che lo lega al gemello. Il 3 settembre contro la Fiorentina è arrivato pure il primo gol francese della stagione, inatteso perché Marcus l’ha messa dentro con una testata impetuosa, da centravanti vecchio modello. Proprio lui che aiuta a traghettare il ruolo nella modernità e dà il meglio palla al piede. Nella stessa gara il Toro argentino ne ha fatti 2, come da abitudine: così Vincenzo Italiano, possibile avversario nell’ultimo incrocio del 23 a Riad, ha conosciuto già in estate la spietata legge della ThuLa. Tradotto: chiunque voglia fermare Inzaghi deve prima tenere a bada quei 2.

Due mesi dopo, il 3 dicembre, Thuram ha punito pure l’altra possibile finalista di Riad: in casa del Napoli ha fissato lo 0-3 con un tocco facile di destro su assist della meteora Cuadrado. È stato uno dei pochi lampi prima che il colombiano fosse inghiottito in un buco nero. Dopo quella rete Tikus ha pure esultato facendo roteare la maglia e beccandosi un giallo senza ragione: un peccato di gioia e di gioventù che gli è stato fatto notare. Ma, in fondo, il romanzo di formazione è solo alle prime pagine.


L'Inter sa come si fa

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Per immaginarsi con la terza Supercoppa di fila, però, l’Inter deve prima eliminare la Lazio in semifinale, sfida mai facile anche per la tempesta di sentimenti nel cuore di Inzaghi. Per battere una prima volta i biancocelesti all’Olimpico, 14 giorni dopo la vittoria al Maradona, è già servita la ThuLa al completo: prima Lautaro e poi Thuram, classico di stagione. Stavolta il francese l’ha infilata di sinistro, giusto per mostrare l’argenteria di casa per intero. È vero che il generoso Marcus gode nel donarsi ai compagni e che non ci sia altro attaccante in A che abbia fatto più assist dei suoi (tra i centravanti duri e puri d’Europa, solo Watkins dell’Aston Villa lo supera a 8), ma il figlio di Lilian è dotato pure di una sacrosanta dose di egoismo da centravanti. È capace di far male in ogni maniera, testa-destra-sinistro: le rivali di Supercoppa possono testimoniare”, si legge.

(Fonte: La Gazzetta dello Sport)


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