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Zhang: “La salute pubblica e la sicurezza davanti a tutto. Non si può giocherellare col calendario”

Il presidente dell'Inter ha parlato a La Gazzetta dello Sport ribadendo di mettere al primo posto la salute e la tutela di tutti i cittadini

Andrea Della Sala

L'Italia vive una grande emergenza e vanno prese tutte le misure di sicurezza necessarie. Col duro attacco di lunedì sera, il presidente dell'Inter Steven Zhang voleva attenzione da parte della Lega verso l'emergenza Coronavirus. Intervistato da La Gazzetta dello Sport ha ribadito la sua posizione:

SALUTE - «Volevo far sentire forte la mia voce. Perché per me è davvero molto importante che soprattutto in questo momento chi ha la possibilità di decidere metta la salute pubblica e la sicurezza davanti a tutto. La salute è la cosa più importante da considerare, prima di qualsiasi altro interesse. Non si può giocherellare con il calendario e rischiare che le persone si affollino in uno stadio mettendo a repentaglio sicurezza e salute. Tutto questo non è un gioco e non è uno scherzo: non è accettabile che si prenda anche il minimo rischio quando si parla di salute e per questo sento come presidente di un club di calcio e di chi fa parte dell’industria dello sport la missione e la responsabilità di dire alle persone la verità e di accertarmi che passi il messaggio corretto. E di far sapere ai tifosi, siano essi dell’Inter, della Juve, del Milan o di qualsiasi altra squadra in Italia o in giro per il mondo che la salute e la sicurezza sono al primo posto e che dobbiamo prendere tutte le precauzioni e stare molto attenti. Penso che qualcuno invece non lo sappia o qualcun altro non lo stia facendo...».

MESSAGGIO - «L’industria dello sport ha un enorme impatto e visibilità sulla gente comune e può far passare il giusto messaggio alle persone perché prendano tutte le precauzioni per proteggere la propria sicurezza. Per questo insisto. Tutte le persone che hanno visibilità e vivono nel mondo dello sport hanno la responsabilità di dire quali sono le cose migliori da fare».

CALENDARIO - «In questo momento non accetto che si giochi con i calendari delle competizioni, cambiando date all’ultimo o facendo sembrare più importante una partita rispetto alla sicurezza: a volte bisogna opporsi alle voglie delle masse di seguire un evento se non è sicuro. Dovremmo sempre e comunque mettere davanti prima la sicurezza pubblica e poi tutto il resto, perché tutto il resto è secondario, viene dopo. Non esiste partita, gioco, regolarità di torneo davanti alla salute».

CINA - «Sento fortissimo questo tema e i suoi pericoli. In Cina abbiamo avuto il contagio prima e abbiamo una esperienza che dobbiamo trasferire. L’organizzazione mondiale della sanità ha elogiato il governo cinese e tutte le istituzioni private e pubbliche per le azioni portate avanti con estrema attenzione a tutela dei cittadini. Come gruppo Suning vogliamo usare questa conoscenza, che abbiamo appreso in Cina, anche in Italia e nelle altre nostre sedi internazionali per proteggere il nostro staff, i nostri giocatori, i nostri tifosi e tutti gli altri soggetti coinvolti nel club, offrendo loro un luogo di lavoro e spazi comuni sicuri. Come avete visto abbiamo rimborsato subito i biglietti ai nostri tifosi che non sono potuti entrare allo stadio.

Abbiamo immediatamente chiesto ai nostri dipendenti di stare a casa dando loro le corrette indicazioni su come rimanere in un ambiente sicuro e pulito. I nostri medici di Appiano, anche prima del manifestarsi del virus in Italia, hanno preso delle iniziative perché sia lo staff che i nostri giocatori comprendessero la situazione e fossero consci e cauti nel loro stile di vita. Per questo io continuerò a insistere e sottolineare questi temi sia in pubblico che nei miei social media. I contagi crescono velocemente: non dobbiamo farci prendere dal panico, ma avere grande responsabilità e attenzione: sicurezza e salute prima di tutto».

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