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Inter, Inzaghi riparte: è la svolta? Da Zhang un segnale importante al tecnico

Dopo il passaggio alla semifinale di Champions, dove affronterà il Milan, l'Inter è riuscita a ritrovare la vittoria in campionato

Dopo il passaggio alla semifinale di Champions, dove affronterà il Milan, l'Inter è riuscita a ritrovare la vittoria in campionato. Battuto l'Empoli con un buon primo tempo e corsa viva a un posto per la prossima Champions. Il tutto sotto gli occhi attenti del presidente Zhang.

"Il tempo dirà se era questo il fiore nel fango, la pepita nascosta nel bosco. Di certo una vittoria con tali contorni, autoritaria e su un campo di provincia, mancava da un bel po’: era ciò che Simone Inzaghi cercava disperatamente. Stavolta dopo la gloria europea ha spezzato la negatività italiana e strappato un successo che è un possibile spartiacque. Dai lampi di Lu-La alla solidità ritrovata, ha raccolto segnali che farebbero pensare all’agognata svolta. In fondo, il quarto posto è ancora là, e per toccarlo basta solo la giusta dose di cinismo, come mostrato ieri ad Empoli", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Ma serve pure unità totale, fusione in ogni componente del club, simboleggiata dalla presenza stessa del presidente in trasferta. Steven Zhang difficilmente va al seguito della squadra fuori Milano in partite non di cartello e, invece, stavolta era al Castellani, in felpa bianca casual e jeans. Non solo un segno di vicinanza ora che inizia la scalata, ma anche un modo per tranquillizzare tutti dall’alto. Steven ieri ha postato in una Instagram Story una foto del suo allenatore durante il riscaldamento. Niente era casuale in quell’immagine, simbolica e placida, quasi a voler allontanare l’ansia che aveva già portato a troppi scivoloni. A fine partita poi il presidente ha abbracciato i suoi, Lukaku in primis, e ha ascoltato l’allenatore parlare proprio dell’importanza dei dirigenti in questa fase".

"Il suo futuro nerazzurro non ha certo smesso di essere in dubbio dopo questo lampo in Toscana, ma vittorie così umili contro squadre inferiori sono ciò che piace ai piani alti di Viale della Liberazione. Prima della partita Simone ha messo l’Inter alla centrifuga, ne ha cambiati 9 rispetto alla notte di Champions. Le rotazioni in questo momento non sono più una eventualità, ma una stretta necessità. Dalla Juve in Coppa all’ultima di campionato del 4 giugno in casa del Toro ci sono almeno 10 battaglie, ma il sogno tra i nerazzurri è aggiungere un paio di finali, soprattutto una impensabile a Istanbul", chiude Gazzetta.