"Non sappiamo cosa accadrà nelle prossime ore e ogni parere è legittimo. Personalmente non scendo dalla nave capitanata da Inzaghi insieme ai suoi ragazzi, soprattutto ora che è in piena burrasca e, quindi, ha banalmente bisogno di aiuto. E “aiuto” significa che dopo un quadriennio di conti da sistemare e doverosi mercati a costo zero è giunto il momento di tornare ad investire", ha spiegato dicendo così la sua su quelli che dovrebbero essere nei prossimi mesi i piani della società di via della Liberazione.

Due strade
—"Si può e si deve fare perché questa squadra, oggi, va rinforzata, ringiovanita, supportata. In fondo, se il bilancio dopo un’eternità è incredibilmente tornato a sorridere è proprio perché questo gruppo ha portato in cassa decine e decine di milioni. Ora quei milioni devono diventare benzina per alimentare un nuovo ciclo. Esiste un’alternativa? Sì, si chiama “fare chiarezza”. Investi quattrini? E allora è giusto che tu pretenda di arrivare in fondo a tutte le competizioni. Non lo fai? Puoi solo augurarti di percorrere più strada possibile senza però avere alcuna pretesa. L’Inter ieri ha vissuto una delle pagine più tristi della sua storia e in qualche modo il destino le ha presentato il conto. Ci hanno fatto credere che superare corazzate come Bayern e Barcellona fosse quasi normale, il Psg ha amaramente spiegato che si è trattato di miracoli", ha concluso il giornalista.
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