fcinter1908 coppe champions league Superchampions congelata: il caso diritti tv e l’obiettivo 6 miliardi. Si sussurra…

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Superchampions congelata: il caso diritti tv e l’obiettivo 6 miliardi. Si sussurra…

Gianni Pampinella
Gianni Pampinella Redattore 
Ieri la Uefa e la Efc (European Football Community) hanno affidato a Uc3 la vendita dei diritti tv della Champions League

Ieri la Uefa e la Efc (European Football Community, il nuovo nome della vecchia Eca) hanno affidato a Uc3 la vendita dei diritti tv della Champions League e delle altre competizioni europee per il periodo 2027-2033. La novità? Niente più trattative Paese per Paese: sarà una vendita globale, centralizzata, come avviene nei grandi sport americani.

"La nota può essere letta in due modi. La prima: non c’è spazio per A22 e per Unify, la piattaforma di diffusione digitale che era stata pensata nel 2021 per la Superlega, la stessa attraverso cui A22 ha riprovato negli ultimi a rientrare in gioco dalla...finestra. E non c’è neppure tempo. Impensabile che si parta oggi con la vendita di diritti tv che si riferiscono a un format Champions e poi in corso d’opera il format cambi all’improvviso: come reagirebbero i broadcaster?", si legge sul Corriere della Sera.

"La seconda chiave di lettura è quella che regala meno sorrisi ai club medio piccoli e anche alle Leghe nazionali. Perché l’annuncio di Uc3 certifica la voglia e l’ambizione della Uefa e della Efc di incrementare i 4,4 miliardi di euro incassati dai diritti tv nella stagione scorsa, con l’obiettivo di superare quota 6 miliardi: si sussurra che ci sia già l’interesse di Netflix. Tutto legittimo, per carità. Ma il problema è come eventualmente verranno distribuite queste risorse aggiuntive. È concreto il rischio che la quota aggiuntiva di diritti tv finisca nelle tasche dei grandi club".

"Nel pomeriggio l’assemblea Efc è proseguita con l’elezione nel board di Beppe Marotta. Il presidente dell’Inter ha preso il posto lasciato vacante da Alessandro Antonello, attuale amministratore delegato del Marsiglia. Si è parlato anche di altri temi a margine, come le multiproprietà e il rilascio dei giocatori da parte dei club alle nazionali, argomento a cui i club tengono molto. Non è stata toccata, al contrario, la questione della riforma dei calendari".

(Corriere della Sera)