editoriale

STRANE SENSAZIONI

E così le strade dell’Inter e di Andrea Stramaccioni si sono separate. Definitivamente? E’ probabile, anche se nel calcio mai dire mai. Il primo a fargli l’in bocca al lupo è stato proprio Moratti. Il presidente che si era...

Sabine Bertagna

E così le strade dell'Inter e di Andrea Stramaccioni si sono separate. Definitivamente? E' probabile, anche se nel calcio mai dire mai. Il primo a fargli l'in bocca al lupo è stato proprio Moratti. Il presidente che si era innamorato di lui o forse dell'idea romantica che il giovane allenatore, che con la Primavera aveva vinto tutto, potesse fare bene anch in prima squadra. La conferma di Andrea Stramaccioni ai danni di Claudio Ranieri era arrivata sull'onda di un entusiasmo primaverile. Dalla colpevole natura passeggera. A tutti era sembrata una soluzione perfetta in tempi di low-cost. Andrea, un maniaco dell'aspetto tattico e con un enorme rispetto per questi colori. Anche adesso che non li rappresenta più.

Tifavamo tutti per il lieto fine, insomma. Poi però gli equilibri sono saltati, le sconfitte si sono infittite, i dubbi si sono allargati a macchia d'olio. L'anno zero non era più l'anno zero ed una serie di disgrazie in stile legge di Murphy hanno fatto il resto. Decisamente da dimenticare i modi spicci con i quali Strama è stato esonerato alla fine della scorsa stagione. Fino alla fine ha creduto di poter rimanere e riprovarci la stagione successiva. Magari con un mercato meno improvvisato. Ma l'Inter se non la domi ti divora. A maggior ragione se sei un allenatore di buonissime intenzioni, ma con zero esperienza. Considerazioni che si sarebbero dovute fare in opportuna sede e al momento giusto, ma tant'è. E' andata in un altro modo e non possiamo più farci nulla. 

Le strade si sono divise e i tifosi continuano ad affrontarsi su un terreno di battaglia. Li chiamano Stramaccioners e Mazzarers. Due fazioni pronte ad inalberarsi e a sottolineare le sfumature, il numero di sconfitte, quello dei pareggi fino ad arrivare ai calci d'angolo (si scherza). Forse ora che Stramaccioni affronterà questa nuova avventura sulla panchina friulana si placheranno. O forse sarà necessario aspettare una nuova era di vittorie perché la pace torni a regnare. Certo è che Strama ha scelto bene per il suo staff. Farà un discreto effetto vedere Deki su quella panchina. Forse ci si stringerà il cuore. Nel nostro immaginario gli eroi nerazzurri dovrebbero fare una sola cosa dopo l'Inter. Smettere e basta.

Twitter @SBertagna