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Il programma della Supercoppa Italiana, dopo il successo del Napoli contro il Milan, prosegue con la seconda semifinale: da una parte il Bologna, dall'altra l'Inter.
Una sfida speciale per Massimo, che rappresenta l'inizio e la fine della sua carriera. A tal proposito Fcinter1908 ha intervistato in esclusiva l'ex attaccante: "Tra le due squadre, chi ha più da perdere è l'Inter. Il Bologna gioca più a cuor leggero, i nerazzurri sono favoriti. Forse Chivu ha provato ad allentare un po' la tensione. Giocare una partita del genere in questo periodo dell'anno, lontano dall'Italia, sicuramente non è il massimo per i calciatori, ma il business impone questo".
Il Bologna, anche quest'anno, si sta confermando ad alti livelli.
"Credo che ormai siamo stanchi di definire il Bologna una sorpresa: è una squadra importante, una realtà di rilievo del calcio italiano. Chiaramente non è tra le prime 2 o 3, ma nella fascia subito dopo c'è. Per certi versi è diventato un modello da seguire, come l'Atalanta. Il potenziale c'era anche prima, il Bologna ha visto passare fior fior di campioni nella sua storia, basti pensare a Baggio e Signori, senza andare troppo indietro nel tempo. Succede che ci siano degli scivoloni, ma adesso sta andando bene. Il presidente ha scelto le persone giuste al posto giusto, su tutti Sartori".
Cosa pensi dei mancati risultati dell'Inter nei big match, in campionato come in Champions League?
"Non credo sia un problema psicologico. È chiaro che quando giochi contro certe squadre il livello si alza e il margine di errore diminuisce. In Champions ha giocato contro due squadre di grosso livello, abituate a partite internazionali, ma non ha sofferto e demeritato. In campionato è vero che ha perso gli scontri diretti, ma poi se vediamo la classifica l'Inter è prima. Non si può vincere sempre, perdere certe partite fa statistica e magari ti può anche creare una certa ansia, ma giocando ogni tre giorni il giudizio può cambiare rapidamente".
A proposito di cambi di giudizio: Lautaro continua a far parlare per il suo rendimento, poi guardi e ha segnato 4 gol nelle ultime 3 partite di campionato...
"Si vuole sempre trovare il pelo nell'uovo. Avercelo un giocatore così! La gente non è mai contenta, ma poi uno non può segnare tutte le domeniche, non possiamo sapere cosa succede durante la settimana, se ci sono stati piccoli acciacchi, malanni, problemini extra: non si può essere sempre al 100%, si è umani. Nei giudizi bisogna essere equilibrati. Andrei a chiedere: "Chi non vorrebbe Lautaro in squadra?". Voglio vedere quanti direbbero di no. E se dici di no me lo devi motivare, oltre a dirmi un'alternativa migliore".
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