

Simone Inzaghi nasce a Piacenza il 5 aprile 1976. Cresce con la passione per il calcio, ispirato dal fratello maggiore Filippo Inzaghi, e muove i primi passi nelle giovanili del Piacenza. Dopo esperienze in prestito tra Carpi, Novara, Brescello e Lumezzane, nel 1998 si impone con i biancorossi in Serie A, segnando 15 gol in una sola stagione.
Le sue prestazioni gli valgono il passaggio alla Lazio nel 1999, dove diventa parte integrante della squadra che vince lo Scudetto 1999/2000 sotto la guida di Sven-Göran Eriksson. Con i biancocelesti conquista anche 3 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane, diventando il miglior marcatore della Lazio nelle coppe europee. Indimenticabile la sua prestazione in Champions League contro il Marsiglia (14 marzo 2000), quando realizza 4 gol in una sola partita, un record per un calciatore italiano.
Dopo il ritiro nel 2010, Inzaghi inizia la carriera da allenatore nel settore giovanile della Lazio. Nel 2016 viene promosso alla guida della Prima Squadra, rimanendo in panchina per cinque stagioni. Con i biancocelesti vince:
Nel 2021 Simone Inzaghi diventa l'allenatore dell'Inter, prendendo il posto di Antonio Conte. In tre stagioni trasforma i nerazzurri in una squadra dominante, con un gioco spettacolare e risultati straordinari:
Inzaghi è il tecnico con più finali vinte nella storia dell'Inter e il quarto allenatore a superare le 100 vittorie con il club, dopo Helenio Herrera, Roberto Mancini e Giovanni Trapattoni. Ha inoltre ottenuto il maggior numero di successi nelle prime 300 partite in Serie A, superando Ancelotti e Allegri.
Grazie al suo lavoro, Simone Inzaghi è considerato uno degli allenatori italiani più forti della sua generazione. Il suo stile di gioco offensivo, la gestione del gruppo e la capacità di vincere partite decisive hanno reso l'Inter una squadra dominante in Italia e competitiva in Europa.
Con la Seconda Stella conquistata nel 2024, il suo nome è entrato definitivamente nella leggenda dell'Inter e del calcio italiano.