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le rivali

Spinelli: “La Juve ora se la gioca con Inter e Napoli. Allegri a Montecarlo mi ha detto…”

Matteo Pifferi Redattore 

"Puntando sui giovani e su investimenti mirati, per me, tornerà l’epoca degli scudetti in serie", ha detto Spinelli

Aldo Spinelli, ex presidente di Genoa e Torino, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport nel corso della quale ha parlato di Juventus e di Allegri.

Aldo Spinelli, nel mondo del calcio ne ha vissute tante: che cosa farebbe, oggi, se fosse il presidente della Juventus?

«Esattamente quello che ha fatto la Juventus, mi sarei fiondato su Giuntoli. È un gran conoscitore del mercato, un dirigente che sa spendere bene e che sa anche guidare nella giusta direzione le società per cui lavora: è il miglior investimento che il club bianconero potesse fare in questo momento, il vero colpo di mercato dell’estate in Serie A».

Una sessione di mercato “alla Giuntoli” è quello che serve alla Juventus per ritrovare la retta via?

«La società, affidandosi a lui, ha la certezza di pescare bene dal mazzo e di farlo senza spendere cifre folli. Poi, certo, non si può pensare di fare un grande mercato senza mettere mano al portafogli: come si suol dire, servono le palanche! Ma il club bianconero ha il vantaggio di avere un ampio parco giocatori e tanti giovani con cui poter, anche, monetizzare».

Prima vendere e poi acquistare, insomma?

«Sì, soprattutto per cercare di liberarsi da alcuni ingaggi esagerati che ormai appartengono a un calcio del passato. Fatto questo primo passo, allora, la Juventus può davvero andare incontro all’anno della rinascita sotto tutti i punti di vista. E una società come quella, per me, non impiega più di due anni per tornare al suo massimo splendore. Soprattutto potendosi affidare a Giuntoli e ad Allegri».


A proposito: nessun dubbio sul fatto che la Juventus debba ripartire dal tecnico delle ultime due stagioni?

«Il palmares parla per lui, anche lo scorso anno ha fatto i miracoli tra infortuni e penalizzazioni. Lo incontro quasi tutti i week-end a Montecarlo: è carico e convinto di potersi prendere fin da subito le sue rivincite sul campo. Non ha nemmeno voluto ascoltare altre proposte».

Le ha svelato qualche segreto sulla Juventus della prossima stagione?

«Mi parla in continuazione dei giovani di proprietà del club: tra quelli in rosa e quelli in prestito, ne conta 7-8 all’altezza della prima squadra. E almeno 4-5 li vorrebbe con sé per il prossimo campionato».

Tornando alla Juventus, due stagioni di fila senza trofei sono un’eccezione: quando verrà interrotta la striscia negativa?

«Puntando sui giovani e su investimenti mirati, per me, tornerà l’epoca degli scudetti in serie: credo che già nella stagione alle porte i bianconeri potranno giocarsela alla pari con Inter e Napoli. Avrebbero potuto anche lo scorso campionato, se non avessero speso male: a questa squadra serve sostanza, non giocatori come Pogba o Di Maria che ti mostrano la loro classe un paio di volte a partita».