"Quando l'Inter lo ha scelto ho percepito nell'aria un certo scetticismo. lo invece ero convinto che fosse la scelta giusta per il dopo-Inzaghi". Parola di Amadeus, il cui cuore batte nerazzurro da sempre. Ai microfoni di TMW si è soffermato proprio sulla sua squadra: "L'Inter è sicuramente una squadra ancora in costruzione per l'inserimento delle nuove idee, ma non è soltanto sulla buona strada, bensì può lottare già tranquillamente su tutti i fronti. Poi aggiungo: finché c'è Marotta io sono l'uomo più tranquillo del mondo".

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Amadeus: “Inter? Tranquillo finché c’è Marotta. Con Chivu si può vincere subito. La sorpresa…”
Per quale motivo in particolare?
"Innanzitutto per la competenza di cui parlavo. Poi per la consapevolezza che potesse valorizzare i giovani. La base di una grande squadra è saper miscelare l'esperienza ai giovani. Per farlo non devi avere paura di lanciarli. E devi saperli riconoscere. Questo Chivu lo sa fare"
L'ha sorpresa in qualcosa?
"L'ho incontrato qualche volta, una persona gentile e cordiale, ma non lo conosco bene e dunque dico che mi ha sorpreso nella comunicazione. Non parliamo di una squadra piccola, ma dell'Inter, dove serve una comunicazione particolare. Mi sembra che sappia sempre cosa dire. Anche all'interno della squadra, dove credo che abbia chiaro ogni aspetto dello spogliatoio Se fossi un giocatore sarei conquistato dal suo modo di ragionare".
Un esempio di buona gestione è Lautaro: c'è stato questo siparietto sul fatto che gli abbia chiesto di sorridere, poi lo ha schierato nuovamente e l'argentino è tornato al gol. Che ne pensa?
"lo sono solo un tifoso, ma mi piace osservare questo meraviglioso sport in ogni aspetto guardando partite praticamente di ogni Paese. Oggi per essere un bravo allenatore credo che devi essere un bravo psicologo. Hai a che fare con giocatori che arrivano da ogni parte del mondo quindi con differenti mentalità e culture Por sul campo è difficile ottenere quello che vuoi da loro se non ci sai fare. L'esempio che lei fa di Lautaro è corretto. Gli ha detto quello che pensava, pur con il sorriso, poi ha ottenuto da tur quello che voleva in campo".
Pio Esposito le piace?
"Parliamo di un attaccante molto forte e giovanissimo. Meno male che Chivu lo ha voluto: magari un altro allenatore al suo posto lo avrebbe mandato in prestito. Per me oggi l'Inter ha 4 attaccanti forti del quali uno di 20 e l'altro di 22 anni. Chivu è bravissimo a gestire loro e anche Sucic, che è un campione L'allenatore sa quando farli giocare quando no Ma la cosa importante è che li ha tenuti con sé. L'Inter li ha in casa e non in giro a fare le fortune di altre squadre. Aggiungo un nome fra le piacevoli sorprese...".
Quale?
"Calhanoglu. Sta facendo una delle partenze più belle da quando è all'Inter In estate speravo ogni giorno che quella del suo addio fosse una bufala. Insostituibile, menomale che è rimasto"
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