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Spunta l’audio N’Dicka-Bisseck! Rocchi: “Ecco perché lo faccio sentire. Era rigore, sbagliano perché…”
Alla fine della stagione è spuntato l'audio della partita tra Inter e Roma, una sconfitta per i nerazzurri, quello riferito all'episodio N'Dicka-Bisseck. L'audio era stato chiesto all'AIA da DAZN, ma Giorgia Rossi aveva raccontato che non era stato concesso al canale streaming. Ora è spuntato quell'audio dalla Sala Var di Lissone e a OPEN VAr, a commentarlo è il designatore Rocchi. «Visto che c'è questa possibilità di far ascoltare gli audio e perché non voglio ci siano speculazioni sulla comunicazione preferisco farlo ascoltare», ha spiegato il dirigente della classe arbitrale.
DAZN"Tutto buono", si sente quando parte il pallone. Silenzio, cade Bisseck in area e in sala VAR si sente Di Bello dire: "Fammi vedere a centro area". "Allora ti metto la goal line". L'arbitro Fabbri dice: "Sono sempre a contatto". Si vedono altre immagini, da altre angolazioni. E mentre si cerca di capire in Sala VAr, il direttore di gara dice: "Ma basta, ma lascia stare", riferito a qualcuno che stava protestando accanto a lui. Dalla Sala VAR si sente ancora: "Velocità zero, lui cade nel momento in cui lo molla. Check completato. Ci sono due braccia attorno al bacino ma quando lo molla lui va giù. Check completato". L'arbitro conferma dall'altra parte dell'auricolare: "Non lo tira mai giù. Sono solo le braccia attorno al colpo e niente altro". Fin qui lo scambio tra direttore di gara e sala VAR.
Questo il commento del designatore arbitrale Rocchi: «In campo la valutazione che danno è quella del non rigore, ma alla fine se in campo una cosa non la vedi e la valuti male resta un errore. Al monitor Di Bello sbaglia sul non concentrarsi su come inizia l'azione, l'atteggiamento di Ndicka è di chi si disinteressa del pallone e per me quella è già punibilità cento. Poi la decisione finale viene influenzata dalla poca sostanza della trattenuta. Ma per noi, andando dietro a quello che ci siamo detti è sicuramente un rigore da concedere. Questo, nel percorso di crescita che stiamo facendo al VAR, se pensiamo da dove siamo arrivati, è un percorso lungo per la linea di intervento e i ragazzi del VAR che stanno crescendo. Per questo nella fase finale di campionato ho detto meglio una revisione in più che in meno se hai un dubbio. Il rischio è lasciarti dentro te un dubbio che si concretizza magari in un errore. È un passetto in avanti che devono fare i nostri arbitri al VAR, che posso dire con orgoglio sono tra i più bravi. Dovranno fare questo ulteriore step e sono sicuro ce la faranno».
(Fonte: DAZN)
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