Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico ha parlato della Juve di Spalletti, ma anche della prestazione dell'Inter col Como
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico Fabio Capello ha parlato della Juve di Spalletti, ma anche della prestazione dell'Inter col Como
Lei avrebbe affrontato la partita del “Maradona” senza centravanti? E, soprattutto, Yildiz può rivestire quel ruolo?
«Io non ho mai giocato col falso nove, ma avevo sempre due attaccanti... Yildiz è uno di quei giocatori che va lasciato libero, come tutti quelli di qualità e fantasia. Certo, deve tornare a posizionarsi quando perdi palla, ma poi deve avere la licenza di inventare. Domenica non era il contesto giusto, contro una squadra così tonica e determinata che mi ha favorevolmente impressionato. Ma non è stata l’unica in questa giornata».
«All’Inter. Guardando la partita contro il Como mi è sembrato di vedere una prima squadra che giocava contro una Primavera».
Secondo lei qual è la ricetta per far uscire la Juve da questa sensazione di mediocrità?
«La palla gira lenta e poco in verticale e non è una cosa semplice da risolvere, perché si trascina già dall’anno scorso. E questo significa che è un problema di caratteristiche dei giocatori. La palla gira veloce quando ci sono calciatori che hanno tecnica e visione di gioco. E che non hanno paura di sbagliare a giocare in verticale. Thuram è un calciatore che porta la palla, Locatelli uno che il gioco lo vede, sarebbe anche capace di verticalizzare, ma forse mancano i movimenti in questa direzione, perché i suoi compagni preferiscono avere il pallone sui piedi. L’unico che chiedeva la palla in verticale si è infortunato, ed era Vlahovic».