Caressa non ci sta: “Sono Voldemort? Se parli di me citami. Altrimenti lupo e ululato dove…”

“Ora passiamo al discorsetto. Sono Voldemort, colui che non si può nominare (ride, ndr). Guardate, io di queste cose non amo parlare, non amo il dissing per fare hype, insultare qualcuno così ti risponde, poi vai sui social… Alla mia età, dopo tanti anni, queste cose non mi interessano. Ma questa volta è giusto dire qualcosa.

Lo sport è uno strumento di comunicazione culturale, da sempre trasmette cultura. Dalle Olimpiadi deve essere un momento di tranquillità che pacifica anche i conflitti. Viviamo un momento di grandi tensioni sociali, di grande rabbia, molto generalizzata anche. Credo lo sport non debba essere questo, nello sport non c’è un nemico, c’è un avversario. Scendi in campo, dai la mano all’inizio e alla fine, poi ci si confronta ognuno con le proprie armi nel tentativo di vincere. Sempre seguendo le regole. È una bellissima trasmissione di pensiero.