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Cosmi: “Allegri ha inciso nei rapporti, Chivu bravissimo a prendersi l’Inter. Se Luis Henrique…”

Eva A. Provenzano
Eva A. Provenzano Caporedattore 
Il tecnico ha parlato con TuttoSport del prossimo derby partendo dai due colleghi che se lo contenderanno in panchina

In un'intervista a TuttoSport, Serse Cosmi ha parlato del derby e dei due allenatori che se lo contenderanno, Cristian Chivu e Massimiliano Allegri. «Mi aspetto un bel derby! Nulla a che vedere con le sfide dei primi anni del 2000. Ma in questo momento storico del calcio italiano, questo Inter-Milan può rappresentare qualcosa di incredibile, ci sono tutti i presupposti per assistere a una sfida spettacolare», ha detto sulla partita.

«Entrambe a inizio stagione non hanno fatto benissimo ma poi sono riuscite a risalire anche perché nessuna di è distanziata e tutte hanno avuto degli inciampi. Allegri ha inciso nei rapporti, sembra abbia un ottimo feeling con la squdra. Con gli allenatori precedenti c'erano stati problemi, ma lui ha una carriera e una personalità, non me ne vogliano i due predecessori, superiore e questo i calciatori lo avvertono. L'innesto di Rabiot? Lui e Modric, un centrocampo ideale, con il croato davanti alla difesa e il francese interno sinistro. Al momento resta un enigma Leao ma non è una follia farlo giocare con Pulisic in avanti».

L'Inter

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Sull'Inter l'allenatore ha detto invece: «Avevo detto Intermalata? Nel momento in cui aveva perso con Udinese e Juventus potevano affiorare vecchi fantasmi. Ma oggi la squadra nerazzurra è più vicina alla guarigione e Chivu credo sia stato bravissimo. Credo che questa ora sia la sua squadra. Inzaghi è stato bravissimo fino ad aprile, ma poi quando perdi tre obiettivi concreti non è facile da metabolizzare, è stato scioccante, avrebbe condizionato chiunque. Ma Cristian in pochi mesi si è preso l'Inter, si è dimostrato un tecnico equilibrato, non ha fatto stravolgimenti immediati ed è un comunicatore eccezionale».

«La miglior Inter di Inzaghi faceva tutto molto bene. Purtroppo ci ricordiamo l'epilogo, ma ci scordiamo che Calhanoglu ha avuto quattro, cinque infortuni in stagione, Thuram e Lautaro sono spesso mancati negli ultimi mesi: alla lunga certi giocatori non sono sostituibili. Se devo però evidenziare una differenza fra le due Inter, dico la verticalità e la ri-aggrassione quando perde palla, la squadra di Chivu va subito con forza e veemenza sugli avversari. Però bisogna capire quanto questo sia frutto della condizione fisica dei giocatori, nel senso che il Calhanoglu di oggi non è quello della seconda metà della scorsa annata. Una squadra di livello come l’Inter, quando sta bene, gira alla grande. E poi ha due alternative in attacco che prima non aveva e che stanno facendo cose straordinarie: di fatto per due mesi non ci siamo accorti dell'assenza di Thuram», ha aggiunto il mister.

«Il Milan - ha detto poi anche - ha ampi margini di miglioramento, l'Inter è più strutturata. Ai rossoneri manca un altro mancino che possa sostuire Rabiot. Ma se Luis Henrique dovesse continuare a non dare garanzie serve un'alternativa a Dumfries. La chiave del derby può essere Leao se ha campo davanti e l'Inter dovrà provare a contenerlo. Lautaro è il più pericoloso però. Non so chi vincerà il derby e neanche chi vincerà lo scudetto. Ma posso dire che l'Inter ha dentro di sé più possibilità di altre di poter provare una fuga», ha concluso.

(Fonte: TS)