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Dimarco: “Io sono sempre lo stesso. E se l’allenatore non mi toglie fisso al 60’…”

Andrea Della Sala Redattore 
Le parole dell'esterno dell'Inter Federico Dimarco, ai microfoni di Sky Sport, alla vigilia della sfida contro lo Slavia Praga

Le parole dell'esterno dell'Inter Federico Dimarco, ai microfoni di Sky Sport, alla vigilia della sfida contro lo Slavia Praga in Champions League:

Come sta quest'Inter?

"Sta bene, abbiamo fatto tre vittorie consecutive, domani dovremmo cercare di fare la quarta. Sappiamo che in Champions le sfide sono tutte difficili, però dobbiamo affrontarla come queste ultime tre partite".

Con quale approccio iniziate la Champions, obiettivo?

"la crescita di questa squadra è sotto gli occhi di tutti, dovremo fare del nostro meglio in Champions a partire da domani. Si è già visto con l'Ajax. Siamo una squadra forte, abbiamo meritato di stare lì, dobbiamo lottare per arrivare il più in fondo possibile". 

Cosa vi sta dando Chivu?

"Ci sta dando tanto. Mi sta aiutando a ritrovare la fiducia che avevo perso in questi mesi. Il passato... com'è successo quando abbiamo vinto il campionato abbiamo detto non si parla del passato, lo stesso anche quest'anno. Siamo ripartiti da zero con un nuovo allenatore e nuovi stimoli, dobbiamo seguirlo nel migliore dei modi". 

L'anno scorso più di 80' 11 volte, quest'anno oltre già in tre partite. Cambiato qualcosa in te?

"Dal mio punto di vista no, mi sono sempre allenato al 100%. È stata solo una scelta dell'allenatore, giocando più spesso 90' ti aiuta a crescere di condizione piuttosto che uscire matematicamente dopo 60 minuti".

Legame stretto con Pio Esposito

"È un giovane, ragazzo per bene, lavora tanto e migliora ogni giorno. Sta facendo tutto il possibile per diventare un attaccante europeo, ma bisogna lasciarlo crescere senza mettergli pressione. Lo conosco da quando aveva 5 anni, i nostri fratelli giocavano insieme. Siamo un po' di persone, gli italiani, che lo abbiamo aiutato ad integrarsi".