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Raymond Domenech, ex ct della Francia, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport nella quale è tornato anche sulla finale di Berlino del 2006. «L'ho rivista dieci anni dopo a spezzoni per l'espulsione di Zidane perché tutti me ne parlavano in continuazione - ha raccontato - conoscendolo sapevo che poteva succedere, ma ogni tanto mi chiedo perché si sia comportato così. Ma fu più impattante l’infortunio di Vieira. È acqua passata».
«Anche per la FIFA è un pari, è come una medaglia d'argento olimpica e in tanti dicono sia stato il Mondiale più bello. Non ho rimpianti, eravamo favoriti. L'Italia ha giocato solo nei dieci minuti di orgoglio dopo il gol di Zidane arrivato troppo presto. L’orgoglio di Materazzi? È il protagonista della finale: provoca il rigore, pareggia, fa espellere Zizou e segna il suo rigore. Chi può pretendere di più?», ha detto sull'ex difensore dell'Inter che in quella finale è diventato Campione del Mondo con la Nazionale di Lippi.
Domenech ha parlato anche dell'Italia di Gattuso: «Andrà agli spareggi? Mi fa sorridere, so che significa. Sono partite ad alta tensione. Ho visto l’Italia contro Israele: vi ha salvato Donnarumma, giocate male. E dire che c’è chi critica la Francia. Nel 2006, Francia-Italia 3-1, dopo la finale Mondiale? La partita importante era quella di Berlino, ma dimostrammo che anche senza Zidane potevamo battere i campioni del mondo. Avrei dovuto lasciare dopo quella vittoria. Ma speravo di vincere l’Europeo».
«I miei amici Nicola Saccinto e Patrick Baldassara sono italiani. I Saccinto erano pugliesi, d’estate attraversavamo l’Italia in Fiat 850 per andare al mare a Bari. Sul retrovisore c’era il gagliardetto della Fiorentina. La mia prima moglie era una D’Orefice. La mia attuale compagna ha origini italiane. Adoro l’Italia, Paese bellissimo con le sue contraddizioni ed esuberanze, come me. Mi piace provocare, ma con gli italiani si scherza con rispetto. Però non ditemi che Sinner è italiano: è austriaco! (ride, ndr)», ha aggiunto.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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