Qual è la priorità per il suo ex compagno?
"Partiamo dai big che sono rimasti: Lautaro e Thuram non ce li ha nessuno in Italia, anche se stavolta con Bremer sarà una bella sfida perché avranno contro un difensore straordinario che cambia la Juve più di qualsiasi nuovo acquisto. Poi Calha, anche se criticato, è il regista migliore del campionato e gli italiani della squadra, da Barella a Dimarco, raramente sbagliano. Detto questo, per me la priorità è sistemare la difesa...".
E come si fa?
"L'aggiunta di un giocatore tanto esperto come Akanji può aiutare molto. Troppe reti incassate per una squadra così forte sono un problema, bisogna avere il piacere di marcare individualmente e di soffrire per il gruppo. Se tutti remano nella stessa direzione, si può fare una stagione diversa, con possibilità concrete di vincere titoli. A Torino non prendere gol è sempre complicato, ma l'Inter può farlo".
Come vede il nuovo brasiliano in nerazzurro?
"Speriamo di vederlo, intanto... Ho seguito un po' l'evoluzione di Luis Henrique in Ligue 1, che è un campionato molto fisico e veloce: credo possa portare qualità e aggiungere qualcosa di importante all'Inter. Una partita chiusa contro la Juve potrebbe avere bisogno di un po' di follia brasiliana e di dribbling".
Chiudiamo con i ricordi: qual è il "suo" derby d'Italia della vita?
"Quarti di Coppa Italia 2009-10, 2-1 con primo gol di Lucio. Un tap-in con la punta del piede. Quel momento resta impresso nella mia mente: per la partita in sé e per la gioia del momento. Anche se in realtà avrei gioito molto di più a fine stagione".
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