fcinter1908 news interviste Mkhitaryan: “Chivu sarà grande, rendo meglio una volta a settimana. Inzaghi e Monaco…”

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Mkhitaryan: “Chivu sarà grande, rendo meglio una volta a settimana. Inzaghi e Monaco…”

Andrea Della Sala Redattore 

UNITED - "C'era la chiamata di Mourinho per andare allo United, mi voleva. Opportunità che arriva una sola volta e ho detto sì. Nel 2016 con José Mourinho. Cosa non funzionava? Nonostante le difficoltà, il mio rapporto non è stato facile, ma mi ha fatto crescere come persona, mi metteva in difficoltà per capire se ne uscissi. Io non ho mai mollato. Non è stato un rapporto brutto, ma è stato sempre un confronto non piacevole. Mi ha fatto capire cos'è questo mondo, non sempre incontri belle persone. Da lì ho iniziato a guardarmi attorno e capire che è stato giusto. Faceva dei giochi psicologici per capire se ero pronto. Era il suo modo di allenare. Ultimo contatto è la finale di Europa League, vinco, segno e non mi dà la mano. Mi ha lasciato un segno, mi chiedevo perché. Però volevo godermi il momento. Non dandomi la mano mi ha insegnato qualcosa". 

ARSENAL - "Ero tifoso dell'Arsenal di Wenger, pensavo che lì mi sarei potuto trovare molto bene. Mi sono trasferito lì e lui era quello che mi voleva, ero felicissimo. Primi sei mesi molto bene, poi dopo 22 anni lo hanno licenziato e hanno preso Emery. Sei mesi bellissimi, il suo calcio era molto offensivo, divertente. Sono sempre stato un tifoso, era il mio sogno giocare all'Arsenal. È stato un traguardo che volevo raggiungere, non è andato bene e sono andato via".

RAIOLA - "Ero allo Shakhtar e non avevo un procuratore, ne parlavo con mia sorella per cercare una soluzione. Mi manda una lista dei procuratori, ma non sapevamo chi scegliere. Abbiamo provato a contattare Mino Raiola, ci incontriamo a Milano per parlare. Non voleva che lo chiamassi mr Raiola, ma Mino. Dal 2013 ho iniziato a lavorare con lui, poi è diventato un amico. Tanti momenti insieme, dal primo giorno lui mi ha detto vuoi soldi o calcio, io ho sempre sognato di fare il calciatore, i soldi non mi interessano. Mi ha sempre aiutato, ha fatto tutto quello che gli chiedevo, era una persona affidabile".

GIOVANI - "Io dico che fare il lavoro che ti piace è la cosa più bella, i soldi vanno e vengono. La felicità è dentro la persona. Io ancora a 36 anni mi diverto, ci vado come fossi un bambino ogni volta. Sono quelli i ricordi che ti rimangono non i soldi".