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Getty Images
Gaby Mudingayi ha mosso i suoi primi passi all'Union St. Gilloise, squadra che questa sera affronterà l'Inter nella terza giornata di Champions League. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l'ex centrocampista ricorda il suo periodo in Belgio. "L’ambiente, rimasto familiare. Ai miei tempi tifosi e squadra erano una cosa sola: a fine partita capitava di ritrovarsi insieme, noi e loro, a bere una birra dopo una vittoria. Era un contesto particolare, percepivi la storia di un club glorioso. È stata la palestra che mi ha fatto crescere: mio padre mi ha “costretto” a praticare uno sport per salvarmi dalla strada, all’Union mi sono innamorato del pallone".
«Hubert è giovane e preparato, come lo era Pocognoli, e guida una squadra costruita bene. Occhio a Promise David, potente e gran finalizzatore».
«No, l’Inter è una corazzata e lui ha sempre avuto grande carisma. Era così anche da calciatore: sapeva toccare i tasti giusti da leader, ora lo fa in panchina».
(Gazzetta dello Sport)
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