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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Rino Rado, 84 anni, ex portiere del Bologna, ha parlato della semifinale di Supercoppa tra i rossoblù e l'Inter. "I nerazzurri si possono battere ancora, anche se oggi è la squadra più attrezzata e forte del campionato, giocano cattivi e fluidi. Ma siccome il Bologna ha già vinto recentemente, beh, perché non fare il bis? Nulla è impossibile ma bisogna spingere e andare a cento all’ora".
«Che il Bologna deve riprendere e mantenere la propria identità. Nonostante la stanchezza e gli infortuni, Italiano troverà la soluzione ma è importante che non si snaturi più. La mancanza di Freuler + difficile da regalare, Skorupski non c’è anche se Ravaglia si sta comportando benissimo come è successo a Pessina col Napoli. Poi, però…».
«Esatto: prima ci snobbavano, ora no. Ora il Bologna è ben fisso e preciso nella mente di tutti. Il che è bello ma è anche portatore di controindicazioni: esistono le contromosse altrui».
«Cercando di ondeggiare meno nella linea difensiva: Lucumi è forte, ma a volte va un po’ a spasso. E poi, soprattutto, rimanendo se stessi col solito assetto: anche perché il Bologna ha saputo stupire tutti con la propria identità. E poi, i cambi: se i giocatori non rendono in maniera evidente, andrebbero fatti subito, come faceva Mazzone. Ferguson, per esempio, non è al meglio e purtroppo Odgaard, per il quale stravedo, è rimasto fuori. Il danese deve giocare».
«Deve provare a vincere la Supercoppa, poi credo fra il quarto e il sesto posto: per meriti».
(Gazzetta dello Sport)
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