«Un presidente che ha sempre amato il bello, il talento, la giocata ad effetto. Pensava unicamente alla sua gente, ai tifosi, voleva che si divertissero magari anche nelle giornate non proprio positivissime a livello di risultati. A volte in rosa eravamo in dieci là davanti, tutti di livello internazionale, giocatori che ovunque, o quasi, sarebbero stati titolari. E i cosiddetti esperti gli dicevano: “Serve equilibrio anche negli altri reparti, presidente”. Ma intanto in quegli anni il popolo nerazzurro ha potuto ammirare attaccanti fantastici, i più grandi in assoluto. Il migliore senza discussioni, ovvero Ronaldo il Fenomeno, un marziano, roba da manicomio. Poi, in nerazzurro è passato pure Roberto Baggio, altro talento inarrivabile. E quindi il mio amico Bobo Vieri, Adriano, Zamorano, lo sfortunato Kanu, Figo, Crespo, Ibra, Eto’o, Milito, Cruz, Martins, Kallon, Batistuta, Icardi... Insomma, è stato il presidente dei sogni per un popolo intero».
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