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«Giocavo in Grecia quando l’Inter vinse la Champions League nel 2010. Le immagini televisive lo mostrarono raggiante come non lo avevo mai visto. Quella è la sua più grande gioia da presidente, ne sono certo, gliel’ho letto negli occhi: aveva chiuso il cerchio, aveva sicuramente nel cuore il volto del suo amato papà. Subito dopo viene la Coppa Uefa del 1998, conquistata a Parigi contro la Lazio, primo successo internazionale. E c’ero pure io. Soffriva nel vedermi giocare poco. Si informò di tutto con Beppe Marotta (allora dg dei veneti), poi mi tranquillizzò e mi disse di pensare a divertirmi, che tanto sarei tornato all’Inter senza il minimo dubbio. Mi chiamava dopo ogni gara, godeva dei miei gol, anche quando vincemmo proprio contro l’Inter verso la fine del campionato».


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