fcinter1908 news interviste Stankovic: “Aveva ragione Dimarco! Tifo Chivu, ama l’Inter. Oltre a papà ho studiato un interista”

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Stankovic: “Aveva ragione Dimarco! Tifo Chivu, ama l’Inter. Oltre a papà ho studiato un interista”

Ai microfoni ufficiali della federazione serba, il giovane centrocampista racconta le emozioni per la prima convocazione in nazionale maggiore
Gianni Pampinella
Gianni Pampinella Redattore 
Stankovic: “Aveva ragione Dimarco! Tifo Chivu, ama l’Inter. Oltre a papà ho studiato un interista”- immagine 2

La gioia è indescrivibile. Aleksandar Stankovic è stato convocato per la prima volta nella nazionale maggiore serba. Una gioia incontenibile per il giovane centrocampista culminata dopo un ottimo inizio di stagione con la maglia del Bruges. "Ho iniziato con l'Under 15… da allora ho sempre sognato la Nazionale maggiore. E ora sono qui. Non riesco a descrivere come mi sento, è la realizzazione di un sogno. È pesante la fascia, ma quando hai accanto a te ragazzi come quelli che ho avuto io, tutto diventa più facile. Sono felice di aver avuto l’onore di essere capitano. Siamo andati agli Europei, siamo arrivati fino in semifinale… qualcosa che porterò sempre nel cuore", spiega Stankovic ai microfoni ufficiali della federazione serba.

Per ironia della sorte, le sue migliori partite nelle giovanili le ha giocate contro nazionali a cui è legato affettivamente e per famiglia: gol e assist contro la Slovenia nel 2-2, gol contro l’Italia nella vittoria per 2-1, magie contro la stessa squadra nel clamoroso 5-4…

«Non ho una motivazione speciale contro il Paese dove sono nato. Quando gioco per la Serbia, sono sempre al massimo della motivazione. Mi presento ovunque come serbo. È vero, più volte mi è stato offerto di giocare per l’Italia, ma la risposta è sempre stata la stessa. La mia famiglia è serba, io mi sento completamente serbo. C’è solo una Nazionale per cui voglio giocare».

Nelle giovanili ha collaborato più a lungo con Radovan Krivokapić, e ha giocato alcune partite sotto la guida di Saša Ilić e Aleksandar Kolarov…

«Sono tutti allenatori che hanno giocato a calcio ad alti livelli, comprendono le esigenze del gioco in ogni posizione e possono aiutare molto i giovani. Sono soddisfatto di tutti i miei allenatori, dall’Inter, passando per il Lucerna e il Bruges, fino alle giovanili della Federazione. Da ognuno impari qualcosa di nuovo che porti per tutta la carriera».