Zlatan Ibrahimovic ha detto: «Vieira è il compagno da cui ho imparato di più».
«Entrambi vivevamo per la competizione, anche in allenamento. Lo stesso vale per i nostri compagni: penso a Buffon, Cannavaro e Thuram alla Juve, a Cambiasso, Zanetti e Stankovic nell’Inter».
Tra lei e Ibra non sono mancati scontri.
«Fa parte del calcio. Ma siamo buoni amici: nel calcio non c’è niente di personale. Per alzare il livello della squadra, dobbiamo essere esigenti con i nostri compagni».
Lei era in campo nella finale del Mondiale 2006, testata di Zidane a Materazzi.
«Ogni tanto capita di perdere la testa. Mi dispiace per l’uomo Zidane e per noi francesi: con lui in campo, avremmo vinto. Se potessi scegliere una partita da rigiocare, sarebbe quella. Ma l’Italia avrebbe meritato nella finale dell’Europeo nel 2000».
L’allenatore con cui avrebbe voluto lavorare?
«Jurgen Klopp».
Prima di scegliere Chivu, l’Inter l’ha cercata?
«Ho letto e sentito tanto, ma a me non è arrivato nulla. E io volevo solo lavorare nel Genoa anche per i tifosi: eccezionali».
Il Ferraris è davvero così speciale?
«Il popolo genoano ha una passione incredibile, si crea un’atmosfera che mi fa pensare all’Inghilterra».
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