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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Vitinha ha parlato dell'inizio di stagione del Paris Saint-Germain e della Champions League. "Non ci piace perdere o non essere primi, ma siamo sempre focalizzati sul lavoro e vogliamo vincere di nuovo la Champions, anche se ne calcio si sa, uno più uno non fa sempre due e serve pure un po’ di fortuna".
"Non credo sia un aspetto decisivo, anche perché il Psg di oggi è già molto diverso da quello di quando è arrivato Luis Enrique. E anche noi conosciamo meglio i nostri avversari. Quando sei ai vertici però può non bastare. Oltre a noi ci sono tante squadre forti. Finora ne ho viste tante, dal Bayern al Barcellona, passando per l’Arsenal e le squadre inglesi, le più toste da affrontare".
"Ho lavorato molto, avuto un po’ di fortuna e potuto contare su persone importanti sul piano personale e sportivo. A cominciare dal Luis Enrique che forse ha avuto l’impatto più influente sul mio percorso".
"È vero, è un po’ rompipalle (ride, ndr), ma a me piace così, perché non puoi che migliorare. È un grande allenatore, non solo sotto l’aspetto tecnico-tattico, ma anche dal punto di vista umano che a questi livelli fa la differenza".
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