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fcinter1908 news rassegna stampa GdS – Forte sì ma con alti e bassi. Quattro motivi che rendono l’Inter non vincente

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GdS – Forte sì ma con alti e bassi. Quattro motivi che rendono l’Inter non vincente

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Focus sui motivi delle difficoltà nerazzurre negli scontri diretti e non slo. Con la lente di ingrandimento puntata anche sui 'senatori'
Eva A. Provenzano
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Le analisi si sprecano. L'Inter è stata eliminata dalla Supercoppa nell'ennesimo scontro importante della stagione ed è uscita ai rigori (battuti malamente) e ha mostrato ancora una volta di passare da tanti alti e bassi. Troppi. La Gazzetta dello Sport ha analizzato il momento dell'Inter e ha individuato quattro punti su cui concentrarsi per spiegare i cali e le difficoltà del mondo nerazzurro.

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Da Ingiocabile a Inspiegabile

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È cambiato il concetto con cui l'Inter spiega se stessa. Le parole pronunciate da Mkhitaryan per descrivere il momento sono cambiate. "Dietro i mancati trofei dell’Inter c’è un po’ di presunzione. Si è sentita invincibile e bella da vedere, alimentata dai successi - ottenuti con merito, chiaro - contro Bayern e Barcellona. Al netto del mercato o dell’Inzaghi versione 2024-25, che ha le sue colpe, il dito si può puntare sui giocatori. Alcuni sono gli stessi del blocco azzurro che ha incassato sette gol dalla Norvegia in due partite: Bastoni, Dimarco e Barella. Forti, ma a volte a essere mancati sono stati loro, le colonne d’Ercole azzurro-interiste, con concorso di Calhanoglu, Acerbi e gli altri. E le responsabilità vanno condivise con i due allenatori", scrive la rosea. 

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Il mercato

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L'anno scorso Taremi, arrivato a parametro zero, ha segnato tre gol e due su rigore, è andato via dopo una sola stagione. Palacios, 6.5 mln spesi, mandato in prestito al Monza, è rientrato, ha tre presenze con la maglia dell'Inter. Zielinski è stato valorizzato da Chivu dopo una stagione caratterizzata dalle difficoltà a livello fisico. Zielinski riscattato e rivenduto all'Atalanta. Venti mln spesi per Diouf "giudizio sospeso", scrive il giornale sportivo. E aggiunge sugli altri acquisti: "Luis Henrique ne ha steccate diverse. Ma comunque si può aspettare. Positivi Akanji, Bonny e il rientro dal prestito di Pio Esposito. Capitolo Sucic: è un bel giocatore? Sì. Fin qui ha fatto la differenza? Non ancora. Forse servivano un centrale e un portiere di livello top a cui affidarsi per il dopo Sommer. Anche se Pepo Martinez, il sostituto dello svizzero, fin qui ha sempre giocato bene". 

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Gli scontri diretti

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"Da quasi due anni l’Inter non ne batte una tra Juve, Milan e Napoli. L’ultimo successo contro i rossoneri risale al 22 aprile 2024, il derby della seconda stella. Da lì in poi i nerazzurri, tra campionato e coppe, non hanno più rifilato schiaffi ai rivali rossoneri. Stesso discorso per Juve e Napoli, con cui l’Inter ha perso 3-1 quest’anno. Va detto che negli ultimi 18 mesi l’Inter ha battuto l’Atalanta (due volte), il Barcellona, l’Arsenal, il Bayern, la Lazio e la Roma, ma non è riuscita a superare il Bologna, contro cui non vince da marzo 2024. Il mal di big, comunque, tocca soprattutto le tre rivali. L’ultimo successo contro il Napoli lo ha ottenuto il 22 gennaio 2024, nella finale di Supercoppa italiana a Riad. L’ultimo successo contro la Juve è datato 4 febbraio 2024. Entrambi nell’anno dello scudetto", scrive ancora il quotidiano.

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I blackout

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"Quei blackout dell’ultimo minuto che sono costati punti e quindi trofei. Il primo dell’anno proprio a Riad, coi gol di Pulisic e soprattutto Abraham arrivati negli ultimi dieci minuti. In tutto il 2025 l’Inter ha incassato venti gol dal 75’ in poi, oltre il 20%. Quattro di questi sotto la gestione Chivu (non tutti decisivi ovviamente). Tra i più noti negli ultimi 18 mesi 2024-25 noti si ricordano la rovesciata di Orsolini a Bologna - costata anche quella un bel pezzo di scudetto - Yildiz la stagione scorsa, Adzic quest’anno, Gabbia nel derby del 2-1, Mukiele in Champions col Leverkusen, Pulisic e Abraham in Supercoppa e ovviamente il rigore di Pedro nel 2-2 con la Lazio costato titolo. Quest’anno sono andati a referto Gimenez e Szoboszlai in Champions. Senza queste disattenzioni l’Inter avrebbe due punti in più. A questi si aggiungono anche le rimonte subite, come ad esempio Parma l’anno scorso o l’Udinese e il Bologna a Riad in questa stagione", conclude La Gazzetta nella sua analisi.

(Fonte: La Gazzetta dello Sport)