Dopo essere stato al centro dell'interesse di molti club, Yann Bisseck ha deciso di rimanere all'Inter. Il club nerazzurro punta forte sul difensore tedesco che deve, però, liberarsi di alcune amnesie che gli costano caro.

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GdS – Inter, troppe amnesie per Bisseck. Con l’Udinese Chivu ha individuato un doppio errore
"Se i progetti si confondono con i rimpianti, la miscela garantita è un cocktail di malumori. Un mese fa Yann Bisseck valeva 32 milioni. Tanti ne avrebbe pagati il Crystal Palace per strapparlo all’Inter e lanciarsi nell’imprevedibile esperienza europea. Marotta decise di resistere, convinto che fosse giusto investire sulla maturazione definitiva di un potenziale pilastro della difesa del futuro. Adesso però, dopo una sola sciagurata partita, le percezioni sono diverse. Bisseck ha rimediato suo malgrado il ruolo di attore protagonista nella locandina della sconfitta contro l’Udinese. Nell’analisi al video, Cristian Chivu ha osservato due errori di concetto del gigante tedesco nella stessa azione. Il primo è stato arretrare, correre all’indietro accompagnando Atta ai margini della sua area di rigore invece di sfidarlo nel duello a quaranta metri dalla porta; il secondo è stato nella postura che ha aspettato il tiro decisivo, rivolta verso l’esterno e non verso la luce di Sommer, l’altro Yann della squadra", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
"I famosi rimpianti quindi aleggiano, a maggior ragione perché si sommano alle imprecazioni degli anni scorsi. Bisseck è un ragazzo di talento, dotato di un fisico imponente e agile che gli consente di sopportare sforzi e confronti proibiti a tanti altri colleghi, ma è soggetto a frequenti distrazioni che – anche per un carnet di coincidenze sfortunate – sono costate tantissimo all’Inter. Basta chiedere a Simone Inzaghi, che si è disperato davanti a episodi di incomprensibile inadeguatezza. L’ultimo, il rigore diventato un coro dei tifosi del Napoli a favore del laziale Pedro, è stato determinante nella corsa scudetto. Seguendo a ruota l’involontario assist di testa a Orsolini, un mese prima a Bologna, così soffice da spiazzare il correo Dimarco nella marcatura. E che dire di Inter-Juve 4-4? Entrato al posto di Pavard, che ha sostituito gioco forza anche domenica scorsa in attesa dello “scambio” con Akanji, Bisseck ha regalato titoloni di giornali a Yildiz entrando negli highlights dei gol della rimonta. Sul primo osserva l’avversario a debita distanza, senza sostenere lo sforzo di Dumfries, sul secondo gli concede il tiro con un’altra improvvida deviazione di capo. D’altra parte il nostro si era già presentato male a Genova, alla prima di campionato, provocando il rigore del 2-2 di Messias a tempo scaduto con un altro intervento maldestro".
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