"La variante può essere una: Calhanoglu trequartista. Un ritorno alle origini. Il turco ha iniziato lì la sua carriera servendo le punte tra le linee. Ai tempi del Karlsruher, la squadra tedesca che l’ha preso bambino e gli ha dato la prima chance, giocò un pugno di partite come numero 10 tra la seconda e la terza serie, prima di distinguersi con l’Amburgo. Qui 11 gol e 5 assist prima di volare a Leverkusen, dove ha giocato dietro la punta a tempo pieno. Nel 4-2-3-1 di Roger Schmidt, Calha era un dieci atipico. A quei tempi i due parlavano molto. L’allenatore tedesco lo convocava nel suo ufficio e gli spiegava che aveva già le qualità per distinguersi come regista: “Quando ero a Leverkusen ho avuto diverse discussioni con Hakan su quale fosse il ruolo migliore per lui in campo. A quel tempo giocava più da seconda punta. Lui si sentiva un numero 10, voleva averlo sulle spalle”. Inzaghi l’ha reso un play di alto livello, ma ora, con Chivu al timone, potrebbe tornare al vecchio ruolo, ricoperto in parte anche in rossonero e in nazionale. Quando arrivò Pioli disse che “finalmente avrebbe giocato nel suo ruolo”, anche se Giampaolo fu il primo a schierarlo regista. “Calhanoglu è un giocatore forte – ha raccontato l’ex allenatore del Milan tempo fa - glielo dicevo sempre anche quando aveva un pizzico di autostima in meno. In rossonero non era pronto a fare il play”. All'Inter s'è consacrato proprio così", chiude il quotidiano.
fcinter1908 news rassegna stampa Chivu ridisegna il centrocampo: Calhanoglu trequartista? Da Frattesi a Sucic, le novità
news

