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La vittoria di Amsterdam contro l'Ajax ha permesso all'Inter di iniziare al meglio l'avventura in Europa e a Chivu di lanciare dei segnali.
"Non era in discussione. E non lo sarebbe stato nemmeno in caso di mancato successo in casa dell’Ajax. Ma aver cominciato nel migliore dei modi la Champions, oltre che all’Inter, ha fatto bene pure a Chivu. Peraltro, era dalla stagione 2018/19 che la squadra nerazzurra non cominciava la sua campagna nell’Europa più prestigiosa con un successo. In questo senso, ha fatto meglio sia di Conte sia di Inzaghi. Resta il fatto che le due sconfitte consecutive con Udinese e Juventus, anche nelle modalità con cui sono avvenute, ovvero con una rimonta degli avversari, avevano acceso una serie di campanelli d’allarme. Solo attenuati nell’intensità dalla prestazione allo Stadium. Del resto, alla fine, ciò che conta sono i risultati. E se mancano quelli, giocare bene non conta. Il primo a saperlo era ed è proprio Chivu", spiega il Corriere dello Sport.
Chivu ha mostrato personalità a parole e nei fatti, confermando ad esempio Sommer, finito nell'occhio del ciclone per la serata storta contro la Juventus. Sommer che al 40' ha fatto una grandissima parata salva-risultato contro l'Ajax, ancora più determinante perché sullo 0-0 e due minuti dopo Thuram l'ha sbloccata. "In aggiunta, non ha avuto problemi a tenere fuori Lautaro, alle prese con il mal di schiena, lanciando poi dall’inizio Pio Esposito, al debutto in Champions. La risposta del gioiellino nato a Castellammare di Stabia l’hanno vista tutti.
E il primo a non essere rimasto sorpreso è stato proprio Chivu. Infine, pur potendosi affidare a qualche rotazione in più, per una sfida così delicata, ha comunque preferito puntare sui senatori, quelli che sono arrivati in finale di Champions due volte negli ultimi tre anni. Perché, come ha detto più volte, non ha senso cambiare un passato così "felice", semmai bisogna aggiungere qualcosa. Solo che, forse, per riuscirci, occorre un pizzico in più di tempo rispetto al previsto", aggiunge il quotidiano.
Ora da qui alla sosta di ottobre l'Inter affronterà Sassuolo, Cagliari e Cremonese in campionato e lo Slavia Praga in Coppa. Quattro partite sulla carta alla portata. L'imperativo è fare bottino pieno, sperando di accorciare la distanza dalla vetta della classifica che al momento è di sei punti e di aggiungerne altri tre in Champions League.
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