Il tecnico dell'Inter Cristian Chivu nelle ultime uscite ha confermato praticamente in toto la formazione titolare di Inzaghi. Vedremo ora nei prossimi impegni, visto che i nerazzurri giocheranno ogni tre giorni.

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Repubblica – Inter, Chivu punta sui senatori: i giovani aspettano. A Marotta piacerà l’approccio?
"Il maestro José, quando rispose «non sono un pirla» a chi gli chiedeva di Lampard, aveva già alzato una Champions col Porto. L’allievo Cristian, vinta la sua prima partita europea da allenatore, ha risposto, citando, «io non sono scemo». La domanda era: «Quando sei arrivato all’Inter, volevi giocare col 3-5-2?». A completare il cortocircuito fra il vate di Setubal e il discepolo di Resita è il fatto che a interrogare il tecnico, dopo il 2-0 sull’Ajax, sia stato il compagno di triplete Pandev su Sky", ricorda Repubblica.
"In quel «non sono scemo» c’è tutto il pragmatismo di Chivu, che al Mondiale per club ha fatto esperimenti, inserendo uno o due trequartisti, ma quando si fa sul serio si affida al modulo di Inzaghi. Al via ad Amsterdam c’erano tutti i titolarissimi del suo predecessore, tranne Pavard, rimpiazzato dal più anziano Akanji, Acerbi, sostituito dal trentatreenne De Vrij, e Lautaro. Se il capitano non avesse avuto mal di schiena, è probabile che non avremmo vissuto l’esordio europeo di Pio Esposito. Chivu sa cosa rischia".
"Il mercato, oltre a Esposito, ha portato i 21enni Sucic e Bonny, Diouf, di un anno in più, e Luis Henrique, che ha compiuto i 23. Nessuno era titolare in Olanda. E i due che hanno messo piede in campo — Sucic e Bonny — lo hanno fatto all’87’. Contro la Juve, al via, l’età media era di 30 anni e cinque mesi. Il primo nuovo acquisto under 30, Bonny per Lautaro, è stato lanciato dopo un’ora. I tifosi apprezzano la schiettezza di Chivu. «Un allenatore non deve fare danni», ha detto saggiamente ad Amsterdam. Resta da capire se questo approccio piaccia davvero a Marotta: in panchina avrebbe voluto Fabregas, che a Como non si fa problemi a schierare dall’inizio i ragazzini Ramon, Rodriguez e Alex Valle. Nico Paz non vale, perché lo farebbe giocare chiunque, Chivu compreso. E visto che essere pragmatici significa anche essere ragionevoli, è probabile che darà soddisfazione al suo presidente. Il calendario consente qualche rischio: Sassuolo, Slavia Praga, Cagliari, Cremonese. Ma è chiaro che dopo la sosta per le nazionali, contro Roma e Napoli, tornerà a proporre una versione riveduta (poco) e corretta (quasi niente) dell’Inter di Inzaghi, che la partita con l’Ajax non è riuscito a vederla, perché nella caldissima Riad a settembre ci si allena la sera. Ma se l’avesse guardata, avrebbe avuto un déjà vu", chiude Repubblica.
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