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Antonio Conte, alla fine della partita contro l'Inter, ha commentato le parole di Marotta sul rigore assegnato agli azzurri dal guardalinee e ha detto: "Io non ho mai chiesto ai miei presidenti di fare il papà e di venire, mi sono sempre difeso da solo. Fare queste difese da ufficio diventano un po'... dai va bene così". Neanche Chivu ha chiesto a Marotta di intervenire, altrimenti non si sarebbe rifiutato di commentare l'episodio. E invece il tecnico ha analizzato solo la partita.
Su La Stampa scrivono: "Un Conte smemorato. Sostiene il tecnico azzurro, dinanzi alla rabbia di Marotta, che lui non avrebbe mai mandato un dirigente a parlare, peccato che la cronaca lo smentisca: guidava la Juve quando Marotta stesso, suo dg , asserì che Guda, di Torre Annunziata, non poteva arbitrare i bianconeri in lotta con il Napoli, e ai tempi dell’Inter, dopo Dortmund, recriminò, perché doveva sempre mettere lui la faccia. Venne accontentato dopo un Inter-Parma, quando Marotta si lamentò apertamente del Var ottenendo il suo gradimento pubblico. Al di là di scintille e amnesie, la denuncia nerazzurra non appare pretestuosa e il problema dei rigorini, dell’equità, delle dinamiche d’intervento e delle decisioni aleatorie si fa serio".
(Fonte: La Stampa)
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