Il nuovo tecnico dell'Inter Chivu, come ha spiegato in conferenza stampa dopo l'Udinese, vuole una squadra più verticale ma mancano alcune pedine per completare la transizione dal gioco di Inzaghi alle sue idee.

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CorSera – Inter incompiuta: “Servivano mediano e attaccante che dribbla”. E Luis Henrique…
"Se non una rivoluzione, nella testa dell’allenatore c’era un’evoluzione netta rispetto all’era Inzaghi. Che servisse tempo per lavorarci, non c’era dubbio. Ma servivano anche degli innesti che non sono arrivati: il giocatore che salta l’uomo (Lookman), il mediano fisico (Koné), fondamentali per passare al 3-4-2-1, punto di approdo della transizione. All’ultimo giorno di mercato è arrivato Akanji al posto di Pavard, elemento di grande esperienza che partirà da centrale di destra e può dare respiro alla coppia Acerbi-De Vrij. Ma gli uomini per portare Chivu dall’altra parte del fiume non ci sono. E l’Inter si ritrova a metà del guado", spiega il Corriere della Sera.
"Nell’esordio con il Torino i nuovi principi di Chivu si erano visti, eccome: pressing alto, per recuperare palla vicino all’area avversaria e provare subito a colpire in verticale; per sostenere questo atteggiamento Bastoni e Pavard avanzavano con parsimonia, senza sovrapposizioni. Una novità salutata dallo stesso Bastoni «per attaccare meno, ma meglio». Il ritorno di Calhanoglu in regia e lo spostamento di Sucic a sinistra (aveva esordito a destra) hanno reso «leziosa» come l’ha definita lo stesso Chivu, la manovra interista. E il pressing dell’Udinese, squadra fra le più toste fisicamente A, ha tolto aria all’Inter".
"Se si aggiunge l’altra novità rispetto all’esordio, il disastroso Bisseck al posto di Pavard, si ha il quadro di un gioco ibrido nel senso peggiore del termine, né carne né pesce, con i difensori più bloccati e la squadra spaccata in due dalle ripartenze friulane e nel finale con tutti i quattro attaccanti assieme alla disperata, nel tentativo di deviare uno dei mille cross alti, senza che nessuno fosse in grado di saltare l’avversario in dribbling: Luis Henrique, pagato 25 milioni, in questo senso si candida già a oggetto misterioso. Ma è presto per tutto, soprattutto per i giudizi definitivi. E lo schiaffo può servire a Chivu per accelerare il cambiamento. Anche con scelte forti: Juve e Ajax sono dietro l’angolo. E se vuole cambiare, l’Inter non può restare a metà strada", scrive il quotidiano.
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