fcinter1908 news rassegna stampa Il Giornale – Curva Nord, nessun dietrofront Inter sugli abbonamenti non concessi

news

Il Giornale – Curva Nord, nessun dietrofront Inter sugli abbonamenti non concessi

Eva A. Provenzano
Eva A. Provenzano Caporedattore 
Tra i provvedimenti suggeriti da Procura, Questura e Viminale ci sarebbe anche il blocco ad alcune sigle storiche del tifo organizzato

Se dalle parole che erano arrivate dal Baretto della Curva Nord sembrava essere rientrata la polemica per gli abbonamenti non concessi ad un centinaio di tifosi del secondo anello verde, il Giornale fa sapere che in realtà non c'è stato nessun passo indietro da parte dei club.

Nessun dietrofront

—  

«Al 99% potremo fare le tessere, tutte quelle che sono state bloccate», aveva detto Ciccarelli, tra i capi della Curva, ma "l'euforia è durata poco perché - dopo la pubblicazione di quei video - è arrivato il dietrofront. "Tra le misure che sarebbero state «suggerite » da Procura, Questura e Viminale - con le società parti civili perché danneggiate - ci sarebbe anche il blocco ad alcune sigle storiche del tifo organizzato, con misure particolarmente invasive come il riconoscimento facciale ai tornelli, su cui da tempo l’Europa si interroga e che il Garante della privacy vorrebbe concedere solo per specifici motivi (rapimenti di minore, caccia agli scomparsi e ai predatori sessuali, eccetera)".

Contro l’eventuale blocco degli abbonamenti stanno lavorando i legali Mirko Perlino (che aveva dichiarato anche di avere dietro un pool di legali a disposizione) e Jacopo Cappetta, convinti che difficilmente un’eventuale class action già annunciata per discriminazione e violazione del diritto di prelazione non li veda vincenti in tribunale, soprattutto se (come sembra) nella black list ci fossero tifosi incensurati, privi di precedenti e mai daspati.

Le parole del legale

—  

A Klaus Davi, proprio l'avvocato Perlino aveva parlato della possibile class action e qualche giorno fa aveva detto: «Ci sono anche i nomi più rappresentativi della Curva, che hanno più storia all'interno della Curva e soggetti non conosciuti perché non hanno avuto nessun problema. Ci sono però persone abbonate allo stadio da 40 anni. L'autorità mi indaga e mi dà il Daspo ma la società non può farlo».

«L'Inter dovrebbe seguire una procedura, mandando una pec o una raccomandata in cui spiegava i motivi dell'esclusione ma non l'ha fatto. Siamo una quindicina di avvocati che si stanno occupando di questa cosa. Non escludiamo la class action. C'è sicuramente una discriminazione nel selezionare i tifosi. Sono stati fatti anche dei controlli dalle forze dell'ordine sui casellari degli abbonati dello stadio. Ci sono persone con precedenti significativi anche negli altri settori ma hanno colpito solo il secondo anello verde. Per quale motivo? Se vuoi combattere la criminalità devi andare quindi ad escludere anche chi ha precedenti ed è negli altri settori. Sui 100 esclusi al secondo anello verde 80 non hanno precedenti penali», ha assicurato. .