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Il derby è il derby e coinvolge tutto il mondo. Sia per i giocatori coinvolti in campo, sia per le persone, i tifosi che guarderanno questa grande sfida.
"Diciotto nazioni coinvolte, diciotto giocatori già sicuri di partecipare al Mondiale. Il totale non fa 36 ma fa emozione cosmopolita.Il derby da scudetto è anche un derby planetario, sia per l’audience televisiva sia per le bandiere rappresentate. Tra Inter e Milan è la Francia, dopo l’Italia, a schierare a San Siro più uomini: addirittura 7 tra campo e panchina (Thuram, Bonny, Diouf per l’Inter; Maignan, Rabiot, Fofana e Nkunku per il Milan). Ma sono parecchi anche gli svizzeri: Sommer e Akanji di qua, Jashari di là aspettando l’infortunato Athekame", ricorda La Gazzetta dello Sport. "Nel Milan sono addirittura in 12 ad aver raggiunto la qualificazione diretta al Mondiale 2026. L’Inter ne ha finora solo 6 perché ha una forte componente azzurra. La speranza italiana, ovviamente, è che dopo i playoff di marzo la lista dei partecipanti nerazzurri si arricchisca di Barella, Bastoni, Dimarco, Frattesi e Pio Esposito".
"Ma l’Internazionale rende onore lo stesso al nome che le è stato dato, a cominciare dall’allenatore Chivu che è romeno e dal vice Kolarov che è serbo (come il milanista Pavlovic). I continenti abbracciati sono due: Europa e Sudamerica, senza contare lo spicchio d’Asia del turco Calhanoglu, il grande ex, che è anche lo strano capocannoniere della squadra (5 gol) e ha già segnato 3 reti al Milan nei derby. Anche il Sudamerica ha voce in capitolo, con il capitano campione del mondo in carica Lautaro in prima fila. Ci sono anche i brasiliani Carlos Augusto e Luis Henrique: il primo spera di conquistare Ancelotti in tempo per il Mondiale, dopo la convocazione di ottobre. Anche il Milan di stasera vede l’America attraverso il suo gruppo di stranieri: uno solo viene dal sud, l’ecuadoriano Estupinan, mentre l’altro è born in the Usa, Pulisic".
"Il Mondiale rossonero racconta tante storie: Gimenez e Pulisic apriranno le porte degli stadi in Messico e Stati Uniti. Santi può riprendersi in nazionale quello che nel club fatica ad avere, un ruolo di primo piano in un torneo in mondovisione. Per Chris, Capitan America, oggi è il contrario: nel Milan è vero leader, con gli Stati Uniti fatica a essere apprezzato da una parte dell’opinione pubblica, che ne contesta una disponibilità parziale. Vero che Pulisic ha chiesto di non essere inserito nell’ultimo giro di convocazioni del ct Pochettino, ma è altrettanto vero che nella precedente passerella amichevole con la maglia a stelle e strisce aveva rimediato un infortunio muscolare che lo aveva escluso dalla scena per quasi un mese. La combinazione Milan-nazionale è curiosa: Nkunku è una certezza di Deschamps, ct francese, più di quanto oggi lo sia per Allegri. De Winter, Loftus-Cheek (assente nelle partite di novembre, ma tornato tra i convocati inglesi tra settembre e ottobre dopo un’assenza di 7 anni) ed Estupinan hanno già portato Belgio, Inghilterra ed Ecuador al prossimo mondiale: stasera a San Siro troveranno al massimo spazio in corsa. Vale anche per Jashari che, complice l’infortunio, si è visto pochissimo con il Milan: la Svizzera non rinuncerà al suo talento. I milanisti si aspettano invece che siano protagonisti in serata Leao e Modric: Rafa è al suo secondo Mondiale con il Portogallo (nel primo in Qatar solo 83’ minuti giocati), il primo che può vederlo davvero star. Lo è già sua Maestà Modric, primo croato a partecipare a cinque edizioni", chiude Gazzetta.
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