La mano di Cristian Chivu, in questa Inter, si vede sempre più, partita dopo partita. Il tecnico nerazzurro fa scelte anche nette senza guardare in faccia a nessuno. Sucic tornato titolare è stata una mossa azzeccata, Bisseck centrale un'intuizione degna di nota. Ma c'è anche chi sta retrocedendo nelle gerarchie, come Francesco Acerbi. Ne parla la Gazzetta dello Sport.

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Gds – Non solo Acerbi lascerà l’Inter a fine anno. Sembra sempre più…
"Il tocco di Chivu si vede a occhio nudo: sta nelle nuove miscele, come quella che ha portato il difensorone tedesco a fare il centrale davanti a Sommer o il tuttofare croato nelle terre di Mkhitaryan infortunato, ma anche nell’alternanza felice dei giovani leoni d’attacco (Pio e Bonny) accanto a Lautaro. Sono lampi di futuro, non solo necessità del presente.
Ad esempio, lo spostamento di Bisseck al centro, al posto del 37enne Acerbi sempre meno in sintonia con l’ambiente e destinato a lasciare a fine anno, non va considerato un esperimento, ma una novità strutturale.
In partenza, Yann sarà ancora considerato un difensore di centrodestra, lì dove Akanji non può essere scalfito, ma indosserà spesso e volentieri il nuovo vestito da centrale. La trasformazione è resa necessaria dal nuovo modo più aggressivo di stare in campo. In fondo, Bisseck è l’unico ad avere doti fisiche e di sprint per coprire uno spazio ampio alle spalle e, al tempo stesso, alzare la linea del reparto.
La differenza, semmai, la fa l’applicazione nella marcatura, che non è storicamente la dote principale della casa: contro la Fiorentina ha fatto un figurone davanti a Kean, ma serviranno conferme nelle nuove occasioni che gli saranno presto concesse"
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