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Henrique e Sucic subito titolari: Chivu prova un’Inter giovane per il Mondiale! Out Calha

Alessandro Cosattini Redattore 

Calha out: occasione Sucic proverà a farsi spazio tra i giganti del centrocampo, impresa tutt’altro che facile come dimostra l’esperienza di Frattesi. Il cambio in panchina, però, potrà aiutare il 21enne croato acquistato dalla Dinamo Zagabria: le gerarchie granitiche di Inzaghi potranno essere riviste, o quantomeno ammorbidite dalla gestione di Chivu. Un allenatore peraltro capace di tirare fuori il meglio dai giovani talenti a disposizione, come ricordano proprio in casa nerazzurra e come sanno bene a Parma.

Per Sucic, poi, parlano le ultimissime prestazioni con la Croazia: nel 5-1 dell’altra sera alla Repubblica Ceca, il neointerista ha fatto coppia con Modric incantando tifosi e addetti ai lavori. E così, se all’Inter sono convinti di aver messo le mani su un potenziale campione, in Croazia fanno già i conti con la storia: per la stampa del suo Paese è proprio Sucic, definito «il tipo di calciatore che i migliori esperti disegnerebbero in laboratorio se dovessero creare il centrocampista ideale», l’erede del Pallone d’oro 2018. I prossimi derby della Madonnina si arricchiranno di un fascino particolare con la sfida nella sfida tra Modric, milanista in pectore, e Petar l’interista.

Il presente però si chiama Mondiale per club, e Sucic si prepara a un debutto da protagonista anche grazie all’«assist» servito da Calhanoglu: il turco, che deve recuperare dal problema fisico che lo ha messo ko nella finale di Champions, salterà con ogni probabilità l’esordio di Pasadena con il Monterrey per poi rientrare nella seconda partita del girone, il 21 giugno contro i giapponesi degli Urawa Red Diamonds (più lunghi i tempi di recupero dell’altro infortunato Bisseck, che spera nella terza gara, la notte del 26 contro il River). In mezzo si aprirà un buco che Chivu potrà colmare con Barella riadattato play e Sucic e Mkhitaryan mezze ali. O con Asllani al posto di Calha: Sucic potrebbe trovare comunque spazio, in alternativa a uno tra Barella e Mkhitaryan.