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L'Inter ha perso il derby pur avendo creato di più e giocato meglio. Ora deve rialzarsi subito in Champions contro l'Atletico:
"La sconfitta con il Milan è stata dolorosa proprio perché immeritata. Non solo il peso del dispiacere e dei punti persi, ma soprattutto quello dei rimpianti. Se domini a lungo, calci 20 volte verso la porta, colpisci due pali e sbagli un rigore senza segnare un solo gol, la colpa non può essere solo della sfortuna e di Maignan. La risposta dei nerazzurri può arrivare se riusciranno a trasformare quei rimpianti nella cattiveria offensiva che è mancata domenica. Vero che in Champions l’Inter è quinta su 30 per gol fatti, ma finora ha incrociato solo avversari teneri. Stasera si alza il livello. L’Atletico Madrid, compatto, fisico e speculativo riproporrà tante difficoltà proposte dal Milan. La laurea in blocco basso del Cholo Simeone brilla come quella di Max Allegri appesa a Milanello. Stasera ci prova Luis Henrique che prima o poi dovrà dare una risposta, degna del suo costo", scrive La Gazzetta dello Sport.
"Domenica l’Inter si è giocata il derby per una ripartenza letta male. Al Metropolitano le preventive dovranno funzionare meglio, perché Julian Alvarez è una bestia da profondità e Griezmann ha una conduzione tecnica non meno affilata di quella di Pulisic. Anche la difesa nerazzurra di Bastoni dovrà dare risposte e Sommer un po’ più degli altri. Chivu non scarica i suoi uomini in difficoltà. Lo riproporrà in uno stadio caldo come l’inferno. Tra le risposte individuali più attese, citiamo quelle di Sommer, Calha e Lautaro, rimpiccioliti dal derby. A caricare il Toro è anche la sfida a distanza con Julian Alvarez, compagno di nazionale, che nel Mondiale qatarino gli rubò la maglia e la scena. Un duello che trasuda orgoglio. Alvarez ha segnato di più in campionato (7-4), Lautaro lo ha doppiato in Champions (4-2), ma i bersagli grossi arrivano adesso: Atletico Madrid, Liverpool, Arsenal, Borussia Dortmund. La precisazione vale per tutta la squadra".
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