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Come nel derby l'Inter gioca, crea, ma alla fine perde la partita. Nessuna disperazione, ma la squadra di Chivu deve ancora crescere
"Resta la grande delusione per gli interisti, che a Madrid vengono condannati nel finale, dopo avere anche avuto diverse occasioni per portare a casa un’altra vittoria. La formazione di Chivu, quindi, non incassa quanto avrebbe meritato, almeno un punto: la qualificazione non viene messa in pericolo, dato che gli interisti restano nella zona che garantisce l’accesso diretto agli ottavi. La riflessione però è un’altra, al di là delle chance intatte in Europa e in Serie A: nonostante una buona produzione di gioco e di azioni offensive, anche stavolta l’Inter si rassegna a uscire dal campo a mani vuote. E dire che è rimasta sempre in partita dopo aver subito un gol discutibile, fino a raggiungere un più che legittimo pareggio. Poi la beffa in chiusura, che premia oltremodo gli uomini guidati da Simeone, ma che purtroppo fa capire che in certe fasi della partita servirebbero più attenzione e meno amnesie", analizza La Gazzetta dello Sport.
"La risposta non è arrivata, anzi in pratica c’è stata la conferma: Lautaro e compagni, che al momento non mettono a nudo carenze strutturali d’organico, hanno bisogno di crescere ancora, sanno benissimo che hanno un obbligato percorso evolutivo, anche se sono in piena corsa su tutti i fronti. Il compito è impegnativo, ma allo stesso tempo potrebbe rivelarsi molto utile: il gruppo di Chivu è come se affronti un mini-girone con coefficiente di difficoltà sempre altissimo. Dopo la trasferta spagnola, ci saranno le sfide contro Liverpool, Arsenal e Borussia Dortmund: saranno test che daranno una più precisa misura delle potenzialità dei vicecampioni d’Europa. Sì, perché al di là della nuova gestione tecnica, l’Inter non deve dimenticare da dove è ripartita. Le prestazioni ci sono, i risultati non sempre: Chivu avrà messo in preventivo che sarebbe andato incontro a simili vuoti d’aria. Non dovrebbe farsi prendere dal panico, semmai chieda ai suoi, nessuno escluso, di partecipare alla crescita del gruppo. Con un po’ più di intensità, attenzione e convinzione, magari l’Inter non sarebbe ora a mangiarsi le mani per i due rovesci di fila", chiude Gazzetta.
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