"L'allenatore nerazzurro ha insistito sul fatto che, dopo lo scudetto dello scorso anno, per tutti, l'Inter rappresenti l'avversario da battere, quello a cui dedicare ogni risorsa ed energia. Ragion per cui è necessario non abbassare mai la guardia. Non ci possono essere approcci molli o passivi, semmai il contrario: partire forte serve per mettere subito in chiaro le cose. Vero che le partite sono tante e che aumenteranno, andando avanti in Champions e in Coppa Italia, ma la stanchezza non deve essere un alibi o una scusa: occorre andare oltre, come è giusto che faccia una grande squadra".
"Conte e i suoi sono davanti, ma nulla è compromesso. L'importante è arrivare allo scontro diretto del 2 marzo a portata di aggancio. Quella sarà la grande occasione per riprendere il proprio destino in mano. Mancano tre gare e Lautaro e soci devono arrivarci senza lasciare altri punti per strada. Da questa prospettiva, la sfida bis con la Fiorentina di domani sera sarà certamente un bel test. L'Inter, infatti, potrebbe riparrire da meno 6, se il Napoli questa sera dovesse fare bottino pieno con l'Udinese. Niente ansia o frenesia, dunque, ma solo consapevolezza della propria forza. La squadra nerazzurra ha già risposto tante volte. Per intendersi, nell’ultimo anno e mezzo, dopo le sconfitte (7), è sempre arrivata una vittoria. Con l'unica eccezione del pareggio con il Napoli dopo l'uscita dalla Champions con l'Atletico Madrid".
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