L’altra nota più che dolente porta il nome del difensore tedesco, ormai alla sua terza annata in nerazzurro, è chiamato a una prova di maturità. Che fa rima con continuità, perché solo attraverso un rendimento costante può definitivamente compiere il grande salto. La scorsa stagione ha troppe volte macchiato buone prestazioni con errori pagati a caro prezzo dalla squadra. Ha ricominciato sulla stessa falsariga, protagonista di uno svarione importante sul gol di Atta. Insomma, altra chance gettata alle ortiche, quando avrebbe invece potuto marcare il territorio e lanciare un messaggio anche ad Akanji, arrivato il giorno dopo a Milano per prendere il posto di Pavard. Le gerarchie invece non sembrano affatto in discussione al momento. L’ex Aarhus dovrà lavorare sodo per mettere in difficoltà Chivu, che da lui si aspetta risposte già dagli allenamenti di questi giorni.
fcinter1908 news rassegna stampa Bisseck ma non solo: Inter, ecco le prime tre criticità emerse dal KO con l’Udinese
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