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Non è semplice arrivare dopo 4 anni di Inzaghi. Il nuovo corso Chivu non è stato rivoluzionario, il tecnico è ripartito dalle ottime basi che erano state create, ora vuole inserire le sue idee senza stravolgere tutto.
"Dietro quella frase pronunciata non a caso dall’allenatore dopo il match – «non voglio perdere le cose fatte bene, vorrei solo togliere qualche difettuccio e rendere la squadra più pragmatica» – c’è questa esigenza: non si estirpano in tre settimane di preparazione e due giornate di campionato abitudini consolidate negli anni. Nello specifico, va impiantato un kit: maggiore verticalità, pressing intelligente e, sopra ogni cosa, atteggiamento giusto già in partenza. Quello contro il Toro, famelico, è sparito incomprensibilmente contro la più fisica Udinese e l’Inter è uscita dallo scontro piena di lividi. In aggiunta, sono tornati vecchi atteggiamenti della casa, del tutto banditi nella nuova era: lo sbracciare e il troppo nervosismo esibito finiscono per regalare solo energie all’avversario. Senza contare che l’ammassamento di punte nel finale disperato ha aggiunto un po’ di confusione generale", spiega La Gazzetta dello Sport.
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