"L’Inter ha creato e concluso di più, ma può piangere solo i propri errori. Il destino infame non c’entra. I soliti errori. Presunzione: dopo il vantaggio lampo, si è sentita ingiocabile (termine entrato nella Treccani) e si è messa a speculare invece di continuare a spingere e cercare il ko, quando il Bologna barcollava. Leggerezza difensiva: Bisseck, plurirecidivo, ha concesso il rigore del pareggio con l’ennesima ingenuità. Sperperi offensivi: specie nel secondo tempo, anche per merito dell’ottimo Ravaglia, ha sbagliato di tutto. Compresi i tre rigori finali. Quello immondo di Bonny merita la copertina della notte interista. Quante volte l’Inter ha dimostrato di essere più forte senza confermarlo con il risultato? È un vizio che sta diventando cronico. Triste invecchiare senza riuscire a migliorare i propri difetti. Chivu dovrà provarci. Ha presentato una coppia di attaccanti Thuram-Bonny che dall’inizio non aveva mai giocato insieme. Un azzardo? Calha poteva entrare per i rigori? Ma farlo a freddo è rischioso e, comunque, li ha sbagliati anche lui. Difficile rimproverare altro al mister, ma sarà il primo responsabile se non riuscirà a cambiare abitudini a questa Inter svagata e presuntuosa", spiega Gazzetta.
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