L'allenatore nerazzurro, dalla prima stagione a Milano (ma gli succedeva anche alla Lazio), ha dimostrato di lavorare su squadre votate all'attacco
Simone Inzaghi e le squadre votate all'attacco. La sua Lazio e la sua Inter, dicono i numeri, sono quelle che segnano di più. Non succedeva dagli anni '50-'60 che una squadra segnasse dopo 20 giornate 51 gol. La Juventus, allora ne aveva fatti 57, ma da allora solo due squadre hanno segnato 51 reti nelle stagioni 2017-2018 e nel 2021-2022 ed erano entrambi squadre di Inzaghi, la Lazio prima e l'Inter poi.
Il tecnico ha abituato bene gli interisti dal suo arrivo sulla panchina. "Negli ultimi tre campionati, infatti, soltanto il Napoli nell’anno del suo scudetto, ovvero il 2022/23, ha segnato più reti dell’Inter (77-71). Per il resto, Lautaro e soci hanno fatto la voce grossa e sembrano destinati a farla anche quest’anno. Solo l’Atalanta riesce, in qualche maniera, a tenere botta. Ma è comunque staccata di 5 reti (46-51) e, in aggiunta, avendo disputato una gara in più", scrive il Corriere dello Sport a questo proposito.
Il gap di gol tra Inter e Atalanta, nelle ultime tre stagioni, e è di una cinquantina di reti. L'Inter ne ha segnati in totale 295 e 249 la squadra di Gasperini, si superano i due gol a partita in Serie A. 100 gol in meno li ha segnati la Juve che sfiora 1.5 gol a stagione negli ultimi tre campionati ed è preceduta da Milan, Lazio, Fiorentina e Roma. La media dell'Atalanta è di 1.84, terzo il Napoli a 1.79. Dipende in particolar modo - spiega il quotidiano - dall'impianto di gioco.
Lautaro ritrovato
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Sicuramente l'Inter hanno avuto e hanno calciatori di una certa stazza là davanti, a cominciare da Lautaro che ha avuto come partner di reparto Lukaku, Dzeko e ora Thuram. In questa stagione l'argentino ha avuto un momento no rispetto al feeling con il gol e rispetto al suo stato di forma se si considera che ha giocato anche in Copa America e la preparazione estiva è stata fatta in ritardo anche rispetto ai suoi compagni.