
"Ma cambiare mentalità richiede tempo. E così buona parte della tifoseria ha fatto partire il de profundis nonostante un +4 sulla seconda a sette giornate dalla fine, una semifinale di Coppa Italia sull’1-1 e un quarto di finale di CL come unica italiana ancora in corsa. Si chiede di fatto di rinunciare a qualcosa. L’Inter ha fatto un’altra scelta. Ha deciso di provare tutto rischiando di non portare a casa niente. Non è pazzia, è lungimiranza. Perché solo così acquisisci l’aura del grande club e ne guadagni sul lungo periodo. Mantieni alta la competitività - e l’appeal nei confronti dei calciatori - per le stagioni seguenti", spiega ancora il quotidiano.
Cotti
—"L’Inter è cotta e sa di esserlo, lo ha fatto capire Farris dicendo che i cambi vengono fatti per conservare alcuni titolari che, altrimenti, si romperebbero, ma prova ad andare oltre. Come? Approcciando alle partite con più forza rispetto alla prima metà di stagione per provare a portarsi in vantaggio e poi gestirsi. La prima metà del piano sta riuscendo, l’Inter sa di poter vincere contro chiunque quando il motore gira, la seconda no perché la resistenza non è una caratteristica peculiare di questa rosa. Infatti dieci dei trenta incassati in campionato sono arrivati nell’ultimo quarto d’ora più recupero", si legge ancora.
Ora c'è l'ostacolo Bayern e il quotidiano si pone una domanda rispetto all'approccio nerazzurro: "Si presenterà con sette assenti, ha già vinto la Bundes, ha tre gare di campionato in meno nelle gambe anche se puro loro calano nel finale. Per rimanere in corsa su tre fronti, l’Inter ha sempre giocato pensando anche solo un po’ alla gara successiva. Domani farà un’eccezione? Contro il Bayern Monaco giocherà come se non ci fosse un domani?".
(Fonte: Libero)
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