La squadra nerazzurra ha acquisito una mentalità che richiede un'evoluzione. "Sa di essere cotta ma prova ad andare oltre"
"L’Inter sta chiedendo ai suoi tifosi di evolvere nel modo di vedere, analizzare e giudicare una stagione. Sta chiedendo di apprezzare il fatto che si arrivi ad aprile con la possibilità di vincere tre titoli e di godersi il finale, così come viene. Sta suggerendo che questo è il vero lusso nonché il vero obiettivo del calcio contemporaneo: essere competitivi in ogni stagione e su ogni fronte. Sta invitando a pensare in grande, a sognare, a crederci, anche e soprattutto in presenza di difficoltà oggettive che, per inciso, hanno tutti i club, grandi o piccoli". Così il quotidiano Libero parla del momento dell'Intere parla di un'evoluzione nel pensiero e nella mentalità di un club e dei suoi tifosi.
La squadra di Inzaghi è effettivamente ancora in corsa su tutto ed è tutto tremendamente complicato. Perché il pari di Parma fa vedere nuvole all'orizzonte. È un rischio un po' calcolato se si considera che i nerazzurri a fine stagione avranno giocato quasi 15 gare in più del Napoli che è la diretta concorrente per lo scudetto.
"Ma cambiare mentalità richiede tempo. E così buona parte della tifoseria ha fatto partire il de profundis nonostante un +4 sulla seconda a sette giornate dalla fine, una semifinale di Coppa Italia sull’1-1 e un quarto di finale di CL come unica italiana ancora in corsa. Si chiede di fatto di rinunciare a qualcosa. L’Inter ha fatto un’altra scelta. Ha deciso di provare tutto rischiando di non portare a casa niente. Non è pazzia, è lungimiranza. Perché solo così acquisisci l’aura del grande club e ne guadagni sul lungo periodo. Mantieni alta la competitività - e l’appeal nei confronti dei calciatori - per le stagioni seguenti", spiega ancora il quotidiano.
Cotti
—
"L’Inter è cotta e sa di esserlo, lo ha fatto capire Farris dicendo che i cambi vengono fatti per conservare alcuni titolari che, altrimenti, si romperebbero, ma prova ad andare oltre. Come? Approcciando alle partite con più forza rispetto alla prima metà di stagione per provare a portarsi in vantaggio e poi gestirsi. La prima metà del piano sta riuscendo, l’Inter sa di poter vincere contro chiunque quando il motore gira, la seconda no perché la resistenza non è una caratteristica peculiare di questa rosa. Infatti dieci dei trenta incassati in campionato sono arrivati nell’ultimo quarto d’ora più recupero", si legge ancora.