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fcinter1908 news rassegna stampa Inter, mercato a metà: in 3 promossi a pieni voti, 2 sotto esame. Il caso più preoccupante…

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Inter, mercato a metà: in 3 promossi a pieni voti, 2 sotto esame. Il caso più preoccupante…

Inter, mercato a metà: in 3 promossi a pieni voti, 2 sotto esame. Il caso più preoccupante… - immagine 1
Qualcuno dei nuovi arrivati sta faticando a inserirsi e non è ancora riuscito a dare il suo contributo. Questo il primo bilancio
Andrea Della Sala Redattore 

Il mercato estivo dell'Inter non ha regalato, come si sperava, solo cose positive. Qualcuno dei nuovi arrivati sta faticando a inserirsi e non è ancora riuscito a dare il suo contributo.

"Dall’analisi del preside Marotta e del professore Chivu emerge chiaramente che non tutti gli studenti, come capita in tante altre classi, viaggiano alla stessa velocità di apprendimento. In particolare faticano, o meglio zoppicano per rimanere nel gergo didattico, alcuni dei nuovi innesti che evidentemente per età e culture hanno bisogno di tempo per inserirsi nel gruppo", spiega La Gazzetta dello Sport.

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LUIS HENRIQUE

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"Il caso più preoccupante, in relazione all’alto numero di lezioni frequentate, è Luis Henrique, che tra l’altro non è nemmeno così giovane essendo nato nel 2001. Chivu ha deciso di dargli fiducia, prestandosi anche a delle ripetizioni private ad Appiano Gentile, quando si è reso conto che non aveva alternative. Dumfries è uscito di scena per infortunio a inizio novembre, l’adattamento di Carlos Augusto ha creato problemi invece di risolverli, perciò la soluzione più logica era rincuorare il ragazzo abituato a occupare i banchi di destra. Solo che dopo sei occasioni consecutive senza concorrenza, Luis Henrique non migliora. Ha vissuto fin qui una sola giornata di soddisfazioni, contro il Como, per poi inseguire l’attitudine naturale alla timidezza. Dentro e fuori dal campo, pardon dalla classe. Senza socializzazione, non c’è allegria nemmeno per un brasiliano che si era presentato all’Inter con le referenze di Roberto De Zerbi. A Marsiglia hanno visto un talento molto diverso, persino sfrontato nella ricerca del dribbling e del tiro. In Italia va forse aspettato? Lo scopriremo".

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DIOUF-SUCIC

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"Intanto Chivu è tentato da una novità già a Bergamo, la promozione di un allievo che finora non ha potuto dimostrare le sue qualità ma sembra in crescita: Andy Diouf, sempre a destra, appare più intraprendente e rapido del collega. La spiegazione dei disagi dei nuovi entrati è arrivata proprio da lui, Diouf: «Servono mesi per imparare la lingua, conoscere i nuovi compagni, la società, i tifosi. Non è mai facile per uno straniero calarsi in un contesto così grande». Il discorso vale anche per Petar Sucic, classe 2003, che è partito fortissimo e ha anche segnato un gol pazzesco contro la Fiorentina ma nelle ultime settimane si è un po’ immalinconito".

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BONNY-ESPOSITO-AKANJI

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"Magari potrà confrontarsi con Angelo Bonny, pupillo di Chivu che i tifosi hanno maledetto per il rigore calciato a due all’ora tra le braccia dell’incredulo Ravaglia. Sucic e Bonny sono nati nello stesso giorno e nello stesso anno, 25 ottobre 2003, pur essendo provenienti da posti e realtà diversi. Bonny in verità ha fatto bene, a tratti molto bene nella classe Inter, sfruttando quasi sempre i momenti in cui il professore gli metteva a disposizione la vetrina. Come Pio Esposito, il più giovane della scuola, capace però di distinguersi in tutte le materie, esclusa la Supercoppa: campionato, Champions, Coppa Italia, Mondiale per club, Nazionale. Interrogazioni passate mostrando i muscoli. Dalla sua ha il vantaggio di essere cresciuto nell’Inter Campus, che aveva lasciato solo lo scorso anno per un formativo master in provincia. Pio è una certezza per il futuro. Manuel Akanji invece lo è per il presente: pilastro della difesa, liquidato inspiegabilmente da Guardiola al City, possiederebbe a 30 anni già i requisiti per insegnare, non per studiare i vari argomenti del sussidiario", chiude Gazzetta.